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Jean Todt rivela: “Schumacher mi presentò Vettel, disse che sarebbe diventato un campione”

Il presidente della FIA ha svelato come sia stato proprio il tedesco a presentargli l’attuale pilota della Ferrari: “Prima di ogni GP di Germania, Schumacher invitava tutti gli uomini della Ferrari nel suo kartodromo di Kerpen. Fu lui a dirmi che aveva un grande talento e che sarebbe diventato un campione” le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Jean Todt e Michael Schumacher rappresentano la storia della Formula 1: i due, infatti, sono stati tra i principali artefici della rinascita Ferrari, culminata con i cinque titoli consecutivi conquistati dal tedesco tra il 200 e il 2004 e dei sei portati a casa dalla Rossa nel mondiale costruttori. Una coppia, quella formata dal manager francese e dal campione tedesco, che ha segnato un'epoca e capace, ancora oggi, di far emozionare gli appassionati di tutto il mondo.

Sebastian Vettel e Michael Schumacher - Getty images
Sebastian Vettel e Michael Schumacher – Getty images

Fu Schumacher a presentare Vettel a Jean Todt

Proprio il presidente della FIA, che ha assistito al GP del Brasile insieme a Schumacher – in condizioni difficili dopo l'incidente sulle nevi di Meribel di quasi cinque anni – nella sua residenza, ha svelato un retroscena sull'attuale pilota della Ferrari, Sebastian Vettel, presentato a lui dal sette volte campione del mondo che, già quando il quattro volte campione del mondo era solo un bambino aveva intravisto il lui le qualità del campione.

Mi piace molto Sebastian e ho una storia su di lui: prima di ogni GP di Germania, Schumacher invitava tutti gli uomini della Ferrari nel suo kartodromo di Kerpen. All’epoca c’era un ragazzino di nome che girava sempre lì con suo padre. Michael lo presentò al sottoscritto e mi disse che aveva un grande talento e che sarebbe diventato un campione. Così è stato. Oggi Vettel ha 31 anni, all’epoca ne aveva 13 – ha rivelato il presidente della FIA in un'intervista a Autobild -.   La gente sottovaluta quanto sia difficile vincere un campionato, anche Alonso ha perso due volte il campionato proprio contro Vettel, ma c'è una grande differenza tra le loro storie in Ferrari. Quando Michael arrivò, in una scala di valori da uno a dieci, la squadra era a quattro. Con Vettel invece era a otto.

Una carriera, quella del pilota Ferrari, che ha dato ragione al sette vole campione del mondo : Vettel ha già scritto la storia diventando il più giovane poleman della Formula 1record ancora intatto – oltre che il più giovane vincitore in una Gran Premio, battuto poi da Max Verstappen. Il prossimo obiettivo del tedesco sarà quello di vincere con la Ferrari ricalcando, almeno in parte, la strada percorsa al suo illustre predecessore: i tifosi della Rossa sperano che Vettel, dopo aver subito il confronto con Schumacher nel primo periodo della sua esperienza a Maranello, riesca a scrollarsi di dosso il peso della responsabilità interrompendo il digiuno iridato proprio come fece il tedesco che più amato nel mondo delle corse.

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