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John Elkann: “Soddisfatti della Ferrari, non vendiamo la nostra quota”

Il presidente della Exor chiarisce che la famiglia non ha nessuna intenzione di lasciare il settore automobilistico e punta ancora su Marchionne: “Continuerà a essere presente e contribuirà al futuro del gruppo” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Sergio Marchionne, ad di Fca, e John Elkann, presidente di Fca
Sergio Marchionne, ad di Fca, e John Elkann, presidente di Fca

La famiglia Elkann continuerà ad essere impegnata nel comparto automobilistico, Ferrari compresa. E' stato lo stesso Jonh Elkann a renderlo noto a margine dell'Investor Day della holding del gruppo Agnelli. Uno dei temi caldi è la posizione di Sergio Marchionne che uscirà dal gruppo Fca bel 2019, ma continuerà comunque a ricoprire un ruolo all'interno del gruppo. "In FCA ci sono persone che hanno tutti i numeri per essere candidati a succedere a Sergio. Marchionne ha tanti cappelli, ma continuerà a essere presente e contribuirà al futuro del gruppo" sono state le sue parole. Una presa di posizione netta, decisa, che smentisce le voci su una possibile divisione e che, anzi, rafforza il legame tra i due.

Ferrari e Fca al centro del progetto

Tema sempre attuale è anche quello legato alla Ferrari, intenta a giocarsi il mondiale con la Mercedes: una sfida che va oltre la pista e che, nonostante il ritardo nella corsa al titolo, ha regalato gioie a Elkann che ha lodato l lavoro svolto finora dal Cavallino: "Siamo molto soddisfatti di quanto Ferrari sta facendo e potrà fare. Non c'è nessuna intenzione di vendere la nostra quota in Ferrari" ha dichiarato. Negli ultimi tempi proprio il gruppo Fca è stato al centro di numerose voci riguardanti una possibile cessione a proprietà cinesi, interessate in particolare a rilevare Jeep, uno dei marchi più importanti del gruppo. Jhn Elkann, però, mette a tacere ogni possibile chiacchiera al riguardo stoppando sul nascere ogni interesse. "Sono state smentite tutte le voci su interessi di altre società. FCA è una realtà molto positiva, in cui abbiamo molto creduto. Io e Sergio abbiamo investito personalmente per dimostrare la nostra fiducia, e anche Exor. Le prospettive della società sono molto forti, siamo impegnati. L'unica cosa che conta è la realtà ed è una buona realtà" ha confessato.

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