309 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Juju Noda, la bambina prodigio che vuole vincere in Formula 1

Figlia dell’ex pilota Hideki Noda è la prima bambina in età scolare ad aver guidato una monoposto di Formula 4 sotto il riferimento della categoria under 17.
A cura di Valeria Aiello
309 CONDIVISIONI
Juju Noda / Noda Racing Academy
Juju Noda / Noda Racing Academy

A undici anni Juju Noda è una rarità nel mondo delle corse. La rivista Forbes parla di lei come di un prodigio. Juju è la prima bambina in età scolare ad aver guidato una monoposto di Formula 4 a velocità di gara. È anche la più giovane pilota ad aver firmato un contratto da professionista con uno sponsor. A vederla in pista si potrebbe pensare che Juju sia solo una bambina adorabile con un grande talento. In realtà è la figlia dell’ex pilota di Formula 1 e Indycar, Hideki Noda, tre volte alla 24 Ore di Le Mans e per diverse stagioni impegnato in Formula Nippon e Super GT, un aspetto di non poco conto nel complesso mondo dei motori.

Juju Noda, la bambina prodigio che vuole vincere in F1

Membro della Noda Racing Academy, Juju ha girato con una Formula 4 per la prima volta all’età di 10 anni, quando era ancora alla scuola elementare e, più recentemente, è tornata a mettere in mostra il suo talento sul circuito Internazionale di Okayama girando in 1 minuto e 32,8 secondi, quasi un secondo sotto il riferimento della categoria F4 under 17. “Le ho insegnato i dettagli del motorsport ma ha un talento cristallino. Potrei dire che ha molto più di quanto io abbia mai avuto – ha confessato papà Hideki – Ha la capacità di sentire i limiti della vettura e l’aderenza delle gomme. Questo è fondamentale, è qualcosa che nessuno ti può insegnare. E lei è nata con questa. Quando Juju sente che è al limite, rallenta, ma resta concentrata, rilassata e veloce”.

Voglio vincere in Formula 1 e voglio essere la prima ragazza a farlo”. Promessa non da poco per Juju che, record di precocità a parte, per adesso dovrà aspettare di aver compiuto 16 anni per partecipare al campionato di Formula 4 in Giappone. Una possibilità sarebbe quella di correre in Europa, dove i campionati di Formula 4 e Formula 3 sono accessibili dai 15 e 16 anni rispettivamente. La mamma manager, Masae Noda, sta già elaborando un piano per il suo futuro. “Considerata la sua abilità al volante della F4, credo che sia il momento che passi alla F3. Dovrà iniziare una preparazione fisica più intensa, perché la F3 richiede più forza e resistenza per le velocità più elevate e la forza G. Per il momento, in realtà, non fa molto allenamento fisico” ha detto la madre nell’intervista. Ad ogni modo, per diventare la prima donna giapponese della massima serie dell’automobilismo, ci sarà da sudare. Lo sponsor, MikiHouse, un produttore di abbigliamento per bambini, sarà certamente di aiuto.

309 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views