Kolles: “Bianchi aveva firmato con la Sauber”
Jules Bianchi avrebbe dovuto correre con la Sauber nel Mondiale 2015. Quest'affermazione è stata fatta dall'ex boss HRT Colin Kolles in un dibattito sulla rete austriaca Servus TV sul caso Giedo van der Garde. A Melbourne, primo appuntamento della stagione 2015, l'olandese van der Garde stava per non far scendere in pista la Sauber sostenendo che la squadra svizzera non avesse onorato il suo contratto. Il pilota, dopo aver vinto in appello, si è "accontentato" di un risarcimento ma, purtroppo, non sa che "non c'erano solo tre contratti, ce n'erano sei". Questo è quello che ha dichiarato Kolles. Oltre a van der Garde, Felipe Nasr e Marcus Ericsson, gli altri contratti erano di Adrian Sutil, con Esteban Gutierrez e con Jules Bianchi. Kolles sostiene che l'accordo con quest'ultimo accordo era stato firmato poche ore prima che il francese rimanesse coinvolto nell'incidente a Suzuka. Il destino del pilota francese è stato segnato dallo spaventoso incidente per il quale versa ancora in stato di coma nell'ospedale di Nizza, ma è incredibile registrare che la squadra svizzera aveva promesso l'abitacolo della C34 a ben sei piloti. Proprio ieri il padre del pilota francese ha affermato che Jules stringe le mani delle persone che gli sono vicine ma non è chiaro se si tratti di una reazione vera o di un riflesso.
Con la Sauber in gravi difficoltà finanziarie, il team boss Monisha Kaltenborn stava freneticamente cercando soluzioni che poi si sono rivelate alquanto discutibili. Jules Bianchi aveva un legame stretto con il team che monta il motore Ferrari ma Kolles ha dichiarato: "Non riesco a capire il comportamento di Monisha Kaltenborn. Non si può vendere una macchina, raccogliere soldi, e dopo sei mesi rivenderla a qualcun altro. Era tutto assolutamente calcolato".