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L’arrivo di Senna in Italia: l’accumulatore di Km

Nel 1978 quando arrivò nel Bel Paese per sostenere, sulla pista di Parma, un test premio con la Dap fu inizialmente preso dalla scuderia milanese per rodare i motori dei kart in vista del campionato mondiale, ma bastò poco al giovanissimo Ayrton per mettersi in mostra e conquistarsi il posto in squadra.
A cura di Michele Mazzeo
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Senna kart

Ayrton Senna è sicuramente uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1. Le sue gesta al volante sono divenute leggendarie e rappresentano dei momenti indimenticabili di questo sport. Le sue doti di driver fuori dal comune sono state quasi sempre apprezzate da tutti, addetti ai lavori e semplici appassionati. Ma in realtà non sempre è stato così.

Infatti, al suo arrivo in Italia nel 1978, quando aveva appena compiuto 18 anni, il suo enorme potenziale non fu immediatamente recepito, anche se poi non ci mise tanto a far ricredere tutti. In quell’anno arrivò nel Bel Paese per sostenere, sulla pista di Parma (considerata da sempre "l’università" del karting nazionale), un test premio con la Dap, realtà milanese fondata dai fratelli Angelo e Achille Parilla, per aver vinto il campionato nazionale in Brasile. In quei test andò bene e fu preso dalla squadra lombarda, ma inizialmente solo per rodare i motori dei kart in previsione delle gare del Mondiale.

E, nonostante in quei giri per accumulare km nel motore riuscisse a stare sui tempi dei piloti titolari anche con pneumatici usurati, per qualche tempo fu utilizzato solo per quella mansione. Questo fino a quando il brasiliano, stanco di essere sfruttato per rodare motori, non riuscì a convincere i fratelli Parilla a fargli fare un paio di giri con le gomme nuove che sarebbero poi state usate nella competizione iridata. Ovviamente Ayrton sfruttò al massimo l’occasione concessagli e piazzò il miglior tempo di giornata, battendo quello del britannico Terry Fullerton, campione del mondo dei kart del 1973 e prima guida della Dap, e di conseguenza il record della pista. E, leggenda vuole, che i presenti, nel vederlo alla staccata del variantino prima del traguardo, rimasero impressionati da come riuscisse a fare la curva frenando proprio all’ultimissimo istante possibile.

Fu lì che i fratelli Parilla scoprirono davvero Ayrton Senna, che all’epoca si faceva chiamare Senna da Silva, e decisero di puntare su di lui nel successivo campionato del mondo. Con i colori della Dap sarà poi protagonista dei mondiali del 1979 e del 1980, sfiorando entrambe le volte la conquista del titolo iridato, prima di passare, nel 1981, in Formula Ford che sarà poi il viatico per il suo arrivo in Formula 1 nel 1984. Il resto è storia.

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