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La Commission FIA boccia la Virtual Safety Car

Il gruppo di esperti guidato da Peter Whright sta facendo confluire le varie proposte in un documento condiviso da sottoporre all’attenzione al Consiglio Mondiale della FIA che si riunirà il 3 dicembre.
A cura di Vito Lamorte
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La Commissione FIA diretta da Peter Whright che sta indagando sull'incidente di Jules Bianchi durante il Gran Premio del Giappone è stata convocata e si riunirà per la seconda volta la prossima settimana. Durante questo incontro verrà definito un documento che verrà girato al Consiglio Mondiale della FIA. Questo gruppo di lavoro, come già ampiamente spiegato, non ha alcuna funzione inquirente e gli esperti sono stati chiamati per poter migliorare la sicurezza durante le gare. Secondo le indiscrezioni, l’equipe  può contare sull’esperienza di due ex team principal come Ross Brawn e Stefano Domenicali, il presidente della GPDA, Alex Wurz, oltre a Emerson Fittipaldi, e degli specialisti come il direttore di gara del FIA WEC, Eduardo de Freitas, il commissario, Gerd Ennser, e il presidente della Commissione Circuiti, Roger Peart, il giudice della Corte d'Appello Internazionale della FIA, Antonio Rigozzi e il presidente della Commissione Medica, Gerard Saillant. Durante gli ultimi due Gran Premi è stata sperimentata la Virtual Safety Car nelle prove libere del venerdì, ma non sembra essere la soluzione per il futuro perchè non si vuole neutralizzare la corsa per un giro intero. Prende corpo l'idea di sviluppare il concetto della Yellow zone che è stata già sperimentata con successo alla 24 Ore di Le Mans. In un tratto di pista verrà imposta una velocità massima che potrà essere gestita dal pilota con lo speed limit.

Nel secondo incontro della FIA Commission verranno approfondite le modalità per utilizzare al meglio la Yellow zone. Intanto il piano per modificare e velocizzare la procedura di ripartenza dalla Safety car in Formula 1 è già stato superato. La scorsa settimana era stato proposto di fare in modo che le monoposto doppiate venissero sfilate da tutto il gruppo e poi si sarebbero viste accreditare un giro in più nella classifica. Questa soluzione è stata accantonata perchè regalare un giro in questa epoca di "formula consumo" non è concepibile e potrebbe creare un grosso vantaggio a chi si trova al fondo del gruppo.

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