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La Superbike riparte da Jerez

Dopo una lunga pausa estiva riprende il mondiale SBK con la tappa spagnola. Tom Sykes guida un campionato giunto alle battute finali.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Finalmente si torna in pista. L’appuntamento sul tracciato andaluso di Jerez de la Frontera sancisce il termine del secondo lungo stop imposto da un calendario quanto mai bizzarro e troppo soggetto a modifiche. Sono passati quasi due mesi dall’ultimo round disputato il 13 luglio scorso a Laguna Seca. Due mesi che hanno lasciato gli appassionati a corto di emozioni, come accadde ad inizio stagione nella pausa tra Phillip Island ed Aragon. Nel corso del campionato si è assistito alla cancellazione della tappa al Moscow Raceway e al Phakisa Freeway, riducendo lo spettacolo a soli dodici round. Tutto è pronto per la volata finale che assegnerà, con i 150 punti ancora a disposizione, il titolo 2014. Dorna non è riuscita ad accordarsi con i costruttori per trovare una soluzione volta al recupero dei punti perduti. Punti che potrebbero pesare fortemente sulle sorti del campionato.

Tom Sykes e la magica Jerez – Il leader del campionato, Tom Sykes, si presenta a Jerez con un bottino importante di 325 punti, ovvero 44 di distacco dal diretto avversario Sylvain Guintoli. Un vantaggio considerevole se si considerano i punti non più disponibili a causa delle manches cancellate dal calendario. A Jerez, lo scorso anno, Tom Sykes si laureò Campione del Mondo, senza vincere neanche una gara. La matematica venne incontro a Sykes, premiandolo per una stagione fantastica. Domenica invece gli obiettivi in pista saranno ben diversi: non una gara in difesa o di controllo, ma all’attacco per capitalizzare più punti possibili sugli avversari e sicuramente per onorare l’impegno preso per i prossimi due anni con Kawasaki, dopo la firma del contratto di rinnovo biennale. In più la tappa a Jerez rappresenta anche la gara di casa per il Kawasaki Racing Team, struttura spagnola che gestisce le verdi moto di Akashi.

Aprilia controvoglia – Sylvain Guintoli si troverà nella difficile situazione di recuperare il gap su Sykes, in previsione del prossimo round di casa a Magny Cours. Il francese dovrà anche giocare in difesa contenendo eventuali attacchi di Jonathan Rea che insegue a 20 punti. La situazione in casa Aprilia appare un po’ più complicata, con le recenti dichiarazioni nelle quali non si è fatto nulla per nascondere il malcontento verso un regolamento che ha spinto la casa di Noale ad anticipare il rientro in MotoGP, a scapito dell’impegno nella SBK 2015. Lo stesso Melandri, con un punteggio che lo vede fuori dai giochi per la corsa al titolo, è al centro in questi giorni di notizie che lo vedono sempre più vicino al passaggio nella classe regina. Dopo la vittoria in Gara 1 a Laguna e le ottime prestazioni prima del ritiro nella travagliata Gara 2, Melandri ha dimostrato di aver comunque trovato il feeling giusto per terminare al meglio il campionato. Sperando che i rumors nel paddock non tolgano troppa concentrazione al pilota ravennate.

Assente Bimota – Dopo le bellissime prestazioni offerte da Ayrton Badovini e Christian Iddon, non vedremo più in pista le due Bimota BB3 motorizzate BMW. La deroga al regolamento che ha permesso al Team Alstare di partecipare al campionato dal round di Aragon, senza poter prendere punti, è scaduta e purtroppo il costruttore italiano non è riuscito a produrre i 125 modelli di serie richiesti per l’omologazione e la partecipazione al mondiale.

Orari e copertura televisiva – Come sempre il campionato SBK gode della copertura televisiva grazie all'impegno di Mediaset ed Eurosport. Partenza di Gara 1 domenica 7 settembre alle 0re 10:30, mentre i semafori rossi si spegneranno alle 13:10 per dare il via a Gara 2.

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