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La supercar nata dal mondo delle corse, ecco la Dallara Stradale

L’auto, grazie a un motore 4 cilindri di 2,3 litri, è in grado di sprigionare una potenza di 400 Cv accelerando da 0 a 100 km/h in 3 secondi. Sarà prodotta in soli 600 esemplari e tra gli acquirenti ci sono personalità di spicco come Marchionne, Barilla e Alesi.
A cura di Matteo Vana
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Un regalo speciale per un evento speciale: Giampaolo Dallara compie oggi 81 anni e per il compleanno i suoi tecnici hanno voluto regalargli un'emozione che difficilmente dimenticherà. Oggi, infatti, ha fatto il suo esordio la Dallara Stradale, la prima vettura stradale prodotta dalla fabbrica di Varano de' Melegari dove,  45 anni fa, una delle figure più iconiche del motorsport iniziò la propria avventura che lo ha portato, nel corso degli anni, a diventare un punto di riferimento per diverse categorie del mondo della velocità, dalla Formula 3 alla Indycar fino ad arrivare alla Formula 1 dove è impegnata con la scuderia Haas e alla 24 Ore di Le Mans.

Una supercar da 400 Cv

Una vettura che è il prodotto di anni di esperienza, la prima delle 600 che saranno costruite nei prossimi cinque anni. Un sogno custodito da sei anni e finalmente realizzato quello dell'ingegner Dallara; la Stradale è un progetto estremo con un aspetto da barchetta senza portiere, proprio come la prima Dallara SP1000 degli Anni 70 e come le Ferrari e Porsche capaci di dominare il Mondiale Prototipi, con prestazioni da supercar vera. Peso contenuto in appena 855 kg, un motore 4 cilindri di 2,3 litri montato in posizione centrale capace di sprigionare una potenza di 400 Cv accelerando da 0 a 100 km/h in appena 3 secondi e un rapporto peso/potenza in linea con le grandi sportive come la Porsche 911 GT2 RS e Ferrari 488 GTB. Ne verranno prodotti 10 al mese ad un prezzo che si aggira 155 mila euro (iva esclusa), ma il nuovo modello sembra un successo annunciato; c'è addirittura chi ha versato 50mila euro senza neanche vedere i bozzetti e tra gli acquirenti ci sono anche personalità di spicco come Sergio Marchionne, Jean Alesi e Paolo Barilla.

La Dallara Stradale
La Dallara Stradale

Barchetta, roadster e anche coupé

Una barchetta che però può trasformarsi in una roadster aggiungendo il parabrezza, in una "Targa" mettendo anche il T-Frame e infine in una coupé  chiusa installando portiere e finestrini che si aprono ad ali di gabbiano. L'uso della fibra di carbonio e dei materiali compositi per la carrozzeria e per il telaio monoscocca, l'aerodinamica studiata in galleria del vento e l'apporto del simulatore già in fase di progettazione per perfezionare la dinamica del veicolo sono solo alcuni degli aspetti presi dalle competizioni. "Arrivato alla soglia degli 80 anni, ho detto: adesso o mai più. Mi piace pensare che Colin Chapman, che ho incominciato ad ammirare fin dai tempi della sua Lotus Seven, approverebbe l’essenzialità e la semplicità di questa vettura. In questo progetto c’è tutto ciò che abbiamo imparato dalle corse e dalle collaborazioni con i nostri clienti, e sono convinto che chi utilizzerà questa vettura potrà provare il gusto del viaggio per il viaggio, la voglia di salire in macchina per fare un bel giro, il piacere della guida" ha detto Giampaolo Dallara, Presidente della Dallara Automobili. Quello della Stradale è l'ennesimo pezzo di una favola completamente made in Italy, l'ultimo di una grande storia che ha fatto della velocità e dell'eccellenza il proprio marchio di fabbrica.

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