Lauda contro Verstappen: “Non è una questione di età, ma di intelligenza”
Il Gran Premio della Cina, terza prova del mondiale 2018, ha messo sotto la luce dei riflettori le due Red Bull: il grande protagonista è stato senza Daniel Ricciardo, autore di una gara tutta all'attacco che l'ha portato, grazie alla strategia della squadra di Milton Keynes, a vincere dopo una rimonta appassionante. L'altro protagonista, in negativo, è stato Max Verstappen che ha speronato Vettel mandando in fumo la gara del tedesco – che occupava la terza posizione – e anche la sua.
Lauda si scaglia contro il pilota Red Bull
Il giovane olandese non è nuovo a episodi del genere, ma stavolta i bonus a disposizione del baby talento sembrano essere finiti. Anche tra coloro che ne hanno sempre elogiato il temperamento e l'audacia, infatti, sembra esserci chi ne ha abbastanza dei suoi comportamenti sempre sopra le righe; tra questi c'è Niki Lauda, presidente non esecutivo della Mercedes, che si è scagliato contro il pilota della Red Bull dandogli la colpa per quanto successo in pista.
Max è completamente responsabile per l’incidente con Vettel. Sembra davvero che non riesca ad essere ragionevole – sono state le sue parole riportate dalla Speedweek.com -. Solitamente si impara di propri errori, ma lui sembra che stia diventando sempre più piccolo. In questo caso più che l'eta sembra essere una questione d’intelligenza.
La manovra di Verstappen ha lasciato tutti senza parole: impossibile pensare di portare a termine un sorpasso simile, soprattutto in quel punto della pista e in quel modo. Sarebbe bastato aspettare qualche curva per superare il pilota della Ferrari, grazie alle gomme più fresche, per centrare una doppietta che avrebbe lanciato la Red Bull all'inseguimento delle rivali anche nel mondiale costruttori. Un periodo complicato quello che sta vivendo il giovane olandese: dopo i 7 podi collezionati nel 2016, infatti, nelle ultime 23 gare Verstappen è riuscito ad entrare nei primi 3 solamente in 4 occasioni. La pazienza, all'interno del paddock, sta finendo; il giovane olandese dovrà darsi per forza una calmata se non vorrà incorrere in sanzioni ben più severe de 10 secondi rimediati in Cina.
