Linee smussate e sospensioni riviste, ecco le novità della Ferrari 2019
La stagione 2019, nonostante l'anno in corso debba ancora finire, si avvicina a grandi falcate: le scuderie stanno già cominciano a testare le vetture che scenderanno in pista nei primi test e la Ferrari, in questo senso, non fa di certo eccezione. Della monoposto che nel prossimo anno contenderà il titolo alla Mercedes si conoscono, almeno per ora, la sigla di progetto, 670, e la data di presentazione della vettura che sarà svelata il prossimo 15 febbraio.
Le novità della Rossa per il 2019
Stando alle indiscrezioni riportate dalla Gazzetta dello Sport, però, la vettura dell'anno prossimo non sarà troppo diversa rispetto alle versioni precedenti, ma avrà comunque elementi in grado di caratterizzare la Rossa a partire fiancate che dovrebbero arretrare di 5-6 cm con una rastremazione posteriore più accentuata, con un riposizionamento dei pacchi radianti e una diversa inclinazione rispetto alla SF71H con un profilo esterno della carrozzeria dovrebbe essere molto smussato, riducendo la sezione verticale sulla falsariga della Red Bull RB14. In un mondo che non subirà sconvolgimenti importanti sarà complicato per gli ingegneri sarà difficile trovare il colpo di genio in grado si ridisegnare i piani, per questo molta attenzione sarà prestata ai dettagli. Le prove effettuate, infatti, hanno evidenziato una suddivisione delle prese d’aria delle fiancate e della presa dinamica sopra la testa del pilota mentre l’adozione di separatori permetterebbe una riduzione delle superfici di scambiatori e radiatori sia del propulsore endotermico sia dell'ERS.
Un progetto che non sarà rivoluzione, ma evoluzione; dovrebbe essere rivisto anche il fondo della vettura per dare alla monoposto un assetto rake più pronunciato. Particolare importanza assume la power unit per la quale si sta cercando una maggiore efficienza termodinamica e che sarà uno step evolutivo del V6 ibrido 062 del 2018 che ha mostrato importanti passi avanti rispetto all'anno precedente. Confermata, nonostante le polemiche della passata stagione, la presenza della doppia batteria mentre sarebbero state riviste le sospensioni sia anteriori che posteriori per garantire una migliore efficienza e conquistare, dopo un digiuno che dura dal 2008, un titolo mondiale che a Maranello comincia a essere una chimera.