MotoGp, Lorenzo furioso con Iannone: “Non chiede scusa e non impara dai suoi errori”
Jorge Lorenzo mastica amaro. Lo zero davanti al pubblico di casa è un risultato troppo pesante per il maiorchino della Yamaha che perde la leadership del mondiale e resta ancorato al suo bottino di 115 lunghezze che gli consentono di mantenere la seconda posizione in classifica piloti, con dieci punti di ritardo dal leader Marc Marquez e 12 di vantaggio su Valentino Rossi che ha vinto il Gp di Catalunya. Dopo un’ottima partenza, il maiorchino è andato in crisi con il suo pneumatico posteriore fino al diciassettesimo giro, quando viaggiava in quinta posizione ed è finito nel mirino di Andrea Iannone che lo ha centrato, sbagliando la staccata alle sue spalle. Nessuna grave conseguenza per i due piloti, finiti lungo la via di fuga della curva 9, uno dei due punti del tracciato modificati in seguito all’incidente che è costato la vita a Luis Salom. Un tamponamento che per Lorenzo si traduce nella seconda battuta d'arresto stagionale dopo la caduta in Argentina.
È incredibile che Iannone abbia fatto di nuovo questo errore e, quando lo ha fatto, invece di dirmi ‘mi dispiace’, mi ha chiesto se avevo un problema al motore o se era accaduto qualcosa di strano in curva – ha detto Lorenzo.
Ho pensato che fosse colpa sua, ma ha avuto questa reazione e non ha chiesto neppure scusa. C’è ancora chi non capisce i rischi e che con le sue azioni può seriamente danneggiare gli altri piloti.
Iannone è stato penalizzato per la manovra e al Gp d’Olanda di Assen dovrà partire ultimo, ma secondo Lorenzo la sanzione inflitta dalla Direzione gara non è sufficiente.
Ultimo ad Assen? È anche troppo poco – aggiunge – Nel calcio alla seconda scorrettezza che combini ti buttano fuori, qui prima dell'espulsione ne devi commettere quattro. Il problema è che lui non impara dai suoi errori"
Se la Race Direction non infligge penalizzazioni dure, come ha fatto con me nel 2005, questo genere di piloti non capisce che deve cambiare mentalità.
Ecco perché penso che iniziare la gara dalla ultima posizione non sia sufficiente, perché in cinque, sette giri sarà di nuovo davanti con il suo ritmo.