Magnussen e Stroll penalizzati, per entrambi 3 posizioni in meno in griglia
Quello degli Stati Uniti sarà un Gran Premio caratterizzato dalle penalità: la linea di partenza, infatti, è stata profondamente modificata rispetto ai tempi fatti registrare in qualifica dalle decisioni dei commissari. Oltre a Verstappen, Hartley, Hulkenberg e Vandoorne, tutti retrocessi per aver cambiato alcune componenti sulle proprie monoposti, la Direzione gara ha deciso di punire anche Kevin Magnussen e Lance Stroll per i loro comportamenti durante le qualifiche del sabato.
Il danese della Haas, reo di aver ostacolato un avversario durante il proprio giro veloce, è stato retrocesso di tre posizioni – scattando così dalla 18esima -, oltre ad essersi visto scalare un punto sulla Superlicenza Fia. Magnussen, infatti, come si legge nel comunicato diffuso dalla Federazione, "ha ammesso di aver ostacolato la vettura numero 11 e il team ha riconosciuto di aver inavvertitamente detto al proprio pilota che Perez si trovava nel suo giro d'uscita". Un decisione che, vista la manovra della Haas guidata dal danese, è apparsa inevitabile.
Il canadese penalizzato per la manovra su Grosjean
Ancora più palese il comportamento scorretto di Lance Stroll; il pilota della Williams, infatti, aveva rischiato il contatto con Romain Grosjean. Stroll, che procedeva lentamente in pista, aveva deciso di spostarsi scegliendo però il lato sbagliato e rischiando la collissione con il pilota originario di Ginevra. Solo la scelta di Grosjean di proseguire sull'erba ha evitato che i due arrivassero al contatto. La Fia, anche in questo caso, ha optato per la retrocessione di tre posizioni sullo schieramento di partenza e un punto sulla Superlicenza chiarendo però che "il canadese non ha potuto vedere dagli specchietti e non poteva andare a sinistra perché sopraggiungeva Kvyat". La Williams, dunque, secondo gli steward, avrebbe dovuto dare più indicazioni al proprio pilota.