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Mal d’auto, quasi un bimbo su tre ne soffre: ecco i consigli per evitarlo

Circa il 30% dei bambini è soggetto al mal d’auto, un disturbo causato dall’ipersensibilità del centro dell’equilibrio situato all’interno dell’orecchio che però può essere prevenuto seguendo alcune regole come mantenere una guida tranquilla e regolare, evitare gli odori forti, fare soste ogni 2-3 ore o distrarre il bimbo con giochi invitandolo a guardare avanti.
A cura di Matteo Vana
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Affrontare un viaggio, seppur breve, può diventare fonte di insofferenza e stress sia per i genitori sia per i bambini: colpa del mal d'auto che colpisce quasi un bimbo su tre. Secondo le ultime ricerche dei medici del Bambino Gesù di Roma, che insieme alla Fondazione Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) hanno voluto realizzare una guida sulla sicurezza in auto, pubblicata nel nuovo numero del magazine digitale "A scuola di salute", circa il 30% dei bambini è soggetto al mal d'auto.

I consigli per evitare il mal d'auto

Un disturbo, quello legato agli spostamenti in auto, che è causato dall'ipersensibilità del centro dell'equilibrio situato all'interno dell'orecchio e che può provocare pallore, sbadigli, sudorazione fredda e nausea fino al vomito. Uno stato di malessere particolarmente fastidioso che, però, può essere tenuto a bada seguendo alcune regole base come affrontare il viaggio quando il bambino ha ancora sonno, mantenere una guida tranquilla e regolare, evitare gli odori forti o far fare frequenti spuntini salati sia prima sia durante il viaggio. Utile, inoltre, può rivelarsi cercare di distrarre il bambino con la musica o con giochi invitandolo a guardare avanti così come mantenere l'ambiente fresco e fare soste ogni 2-3 ore per sgranchirsi le gambe e prendere un po' di aria in caso di lunghi tragitti.

Particolare attenzione, poi, è stata posta alla sicurezza dei bimbi in auto: stando ai dati Aci-Istat elaborati da Fondazione Ania, nel 2017, in Italia, le vittime della strada sono state complessivamente 3.378  di cui l'80% sono maschi. Tra le vittime registrate ci sono anche 43 bambini da 0 a 14 anni. La maggior parte degli incidenti, infatti,  avvenuta in città, su percorsi brevi e a scarsa velocità di percorrenza perché in questi casi si tende a sottovalutare il pericolo scegliendo di tenere il bambino in braccio se si lamenta o piange, anziché posizionarlo sul seggiolino. Fondamentale, quindi, è posizionare il bimbo sull'apposito seggiolino – che ne garantisce la sicurezza garantita dall'uso corretto dei sistemi di ritenuta – anche per brevissime spostamenti.

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