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Marchionne: “Ferrari, il rimpianto c’è. Ma nel 2018 faremo meglio”

Il numero uno della Rossa analizza la stagione: “Se si considera il punto di partenza abbiamo fatto bene. Abbiamo il rimpianto di non essere riusciti a fare meglio perché la macchina era buona” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Sergio Marchonne - Getty Images
Sergio Marchonne – Getty Images

Rimangono solo due gare alla fine della stagione e la Formula 1 ha ormai emesso i suoi verdetti: a trionfare è stata, come accaduto già negli anni scorsi, è stata la Mercedes capace di portare a casa sia il titolo costruttori sia quello piloti con Lewis Hamilton che è diventato campione del mondo per la quarta volta in carriera. La grande sorpresa, però, è stata la Ferrari: il Cavallino, dopo l'annus horribilis chiuso con zero vittorie, nel 2017 è tornato grande giocandosi il mondiale proprio con le Frecce d'argento, dominatrici assolute nell'era dell'ibrido.

Un 2017 di rimpianti per il presidente

Una stagione che si sarebbe potuta concludere in maniera decisamente diversa se non ci fosse stata una buona dose di sfortuna e qualche errore di troppo: la Rossa e Vettel, infatti, hanno pagato a carissimo presto le sventure del trittico asiatico con l'incidente al via di Singapore e i problemi tecnici accusati in Malesia e Giappone. Risultati che non fanno che aumentare il rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato, come confermato anche dal presidente Sergio Marchionne.

Nel 2017 abbiamo fatto bene se si considera il punto di partenza. Abbiamo il rimpianto di non essere riusciti a fare meglio, la macchina era buona. Nel 2018 faremo molto meglio – ha assicurato in una conference call con gli analisti -. L'impegno con la Rossa? Partecipo solo alle riunioni strategiche per la Formula 1, non mi ruba troppo tempo.

Un anno, quello in cui il Cavallino festeggia i 70 anni, che poteva essere quello giusto per riportare a Maranello un mondiale che manca ormai da 10 anni: purtroppo i guai tecnici e qualche errore di troppo hanno influenzato le prestazioni della SF70H che si è rivelata ottima, ma non ancora a livello della Mercedes. Il 2018 rappresenta l'occasione giusta per interrompere lo strapotere della casa di Brackley e sfatare finalmente un tabù che dura ormai da troppo tempo.

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