Marchionne: “Ferrari in Borsa non prima del 12 ottobre”

“La Ferrari non sarà quotata in borsa prima del 12 ottobre”. A dirlo è Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA, in occasione del Consiglio per le relazioni Italia-Usa a Venezia. “Per motivi tecnici, per la quotazione di Ferrari – (del 10%, ndr) deve essere passato almeno un anno dalla fusione che ha dato vita a FCA”. In ogni caso, “questo non vuole dire che non possa vendere le azioni prima”.
L’ipotesi di una possibile fusione di FCA con un nuovo partner, potrebbe vedere Marchionne restare alla guida del gruppo anche oltre la deadline che lo stesso amministratore delegato aveva reso nota. “Qualora mi chiedessero di gestirla, potrei restare anche oltre il 2018”. Potrebbe essere General Motors? “GM è un gruppo ben capitalizzato, che non darebbe problemi di quote di marcato Né negli Usa, né in Brasile”. Nel confermare la sua posizione sulla necessità di un consolidamento, Marchionne spiega che “per ottenere il massimo dei risparmi, ci vuole il massimo delle sovrapposizioni e il massimo dei potenziali risparmi sugli investimenti di capitale”. Poi ovviamente una precisazione sui contatti delle scorse settimane: “Abbiamo contatti con tutte le aziende, parliamo con tutti”.
Ottimista sul futuro dell’Italia, “La vedo bene, negli ultimi 12 mesi è cambiato molto” ma non sull’Europa, Marchionne commenta i piani industriali e i risultati sulle fabbriche e l’occupazione: “I piani di rientro dei lavoratori negli stabilimenti italiani presentati a maggio 2014 proseguono secondo le previsioni”. Ora sarà il momento di Alfa Romeo, e della “Giulia che spero si chiamerà così e che presenteremo il 24 giugno a Cassino”.