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Marchionne apre a fusione con General Motors, Barra dice no

Nel marzo scorso il numero uno di Fca in una email per parlare del potenziale successo commerciale di una fusione dei gruppi, ma l’analisi non avrebbe suscitato l’interesse del board di Gm.
A cura di Valeria Aiello
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Una nuova idea di operazione straordinaria nell’imminente futuro di Fiat Chrysler Automobiles tiene banco sul mercato. Secondo quanto rivelato dall’International New York Times, a metà marzo, l’amministratore delegato del gruppo Fca Sergio Marchionne avrebbe inviato una email al ceo di General Motors, Mary T. Barra, per “parlare del potenziale successo commerciale di una fusione”. Citando due fonti a conoscenza dell’email in cui Marchionne “illustrava in dettaglio come le case automobilistiche mondiali avessero bisogno di consolidarsi per risparmiare denaro, suggeriva che una fusione tra Gm e Fiat Chrysler avrebbe potuto tagliare i costi per miliardi di dollari e creare una superpotenza nel settore auto”. Ma questa analisi – sempre stando alle indiscrezioni del Nyt, non avrebbe suscitato l’interesse di Barra né del board di Gm e “la richiesta di un incontro da parte Marchionne è stata lasciata cadere”.

Fca non ha commentato l’indiscrezione che per gli analisti di Equita resta comunque un’opzione fattibile. “La notizia non ci sorprende e riteniamo che General Motors, nonostante Barra abbia già respinto pubblicamente questa proposta ad aprile, resti un'opzione possibile: trattandosi di una public company non escludiamo che Fca possa fare una proposta di aggregazione con uno swap ratio, cercando di convincere i soci", sottolineano nel report diffuso alla riapertura dei mercati.

Non tutti però credono che GM sia il miglior candidato per una fusione con FCA, per gli analisti Banca Akros è Volkswagen è il primo candidato, GM il secondo. “Secondo noi” dicono gli analisti “Fca e Volkswagen hanno avuto una sorta di colloqui ma tale processo è stato interrotto dal dibattito interno tra Ferdinand Piech e Martin Wintekorn” mentre accordo con GM difficilmente accadrà dato che vediamo il colosso di Detroit come un possibile rivale in reazione a un deal VW/Fca per ragioni politiche/strategiche”. Proprio il colosso di Detroit rischia ora la maxi sanzione dopo che il Dipartimento di Giustizia ha individuato degli illeciti penali per la mancata comunicazione di un difetto di accensione sui veicoli che ha causato 104 morti. Le autorità starebbero già patteggiando un risarcimento record, superiore alla sanzione che venne inflitta a Toyota nel 2012.

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