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Marchionne: “In Messico per dimostrare il nostro valore. Ecclestone? Ringrazi la Ferrari”

Il numero uno del Cavallino: “Vettel è un grandissimo pilota, credo abbia imparato a contenere le emozioni. Il futuro della F1? Dobbiamo ridurre i costi, ma senza perdere il DNA tipico di questo sport” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Sergio Marchionne - Getty Images
Sergio Marchionne – Getty Images

Il mondiale costruttori è ormai sfumato, quello piloti sta per incoronare Hamilton campione del mondo, ma Sergio Marchionne non vuole sentire parlare di Ferrari ridimensionata. Il presidente del Cavallino, nonostante la delusione dovuta ai mancati risultati sperati, non crede che la stagione della Rossa sia da buttare anche se non nasconde che gli errori hanno influito parecchio sul risultato finale: "Abbiamo avuto un pizzico di sfortuna quest'anno, almeno in una parte della stagione, perché i risultati sarebbero stati diversi se non fosse successo quello che è successo. Ci siamo meritati questo e altro perché gli sbagli li abbiamo fatti noi. La cosa importante è arrivare in fondo a questa stagione a testa alta, imparare dagli errori fatti quest'anno ed entrare nel 2018 con tutte le carte in regola" sono state le sue parole appena arrivato alla 25esima edizione delle Finali Mondiali Ferrari che quest'anno sono tornate al Mugello dopo la puntata dello scorso anno a Daytona.

Vettel e il rapporto con la Rossa

La pole position ottenuta da Sebastian Vettel ha dimostrato come la SF70H sia una vettura ancora competitiva: i problemi in Malesia e Giappone hanno compromesso in maniera evidente la rincorsa al titolo, ma rispetto all'anno scorso sono stati notevoli i passi in avanti compiuti. Il tedesco, in Messico, ha l'opportunità di tornare alla vittoria dopo un digiuno che dura da GP; il numero uno del Cavallino non ha mai avuto dubbi su di lui, nonostante qualche piccolo errore lo abbia compiuto anche il quattro volte campione del mondo.

Vettel ha fatto un grandissimo giro ed è chiaro che ci sono tutte le condizioni per dimostrare quello che vale la Ferrari – ha proseguito -. Sebastian è stato ed è un pilota fenomenale, ma se non sapessi che è tedesco, direi che ha un atteggiamento molto simile a un ragazzo del sud, perché è molto emotivo. Credo che abbia imparato a contenere le sue emozioni. L'importante è che la Ferrari riesca a dargli un'auto per riportarlo al titolo. La combinazione dei due sforzi comporterà una Ferrari vincente.

Il pensiero del presidente Ferrari sul futuro della F1

La Formula 1, con l'arrivo degli americani di Liberty Media, è pronta a cambiare volto: la nuova proprietà a stelle e strisce ha in mente diversi cambiamenti, ma il presidente della Ferrari non sembra essere d'accordo in pieno con questa visione: "Anche noi vogliamo ridurre i costi per la gestione della Formula 1 che sono andati oltre il limite del possibile, ma snaturarla per cercare delle ragioni commerciali è un discorso che alla Ferrari interessa pochissimo. Bisogna stare molto attenti a non togliere dal DNA di questo sport la sua storia; questo è uno sport veramente diverso dagli altri e non possiamo commercializzarlo nel nulla. Se si arriva a questo ce ne andiamo, non ci interessa. Ecclestone? Credo che Bernie debba ringraziare la Ferrari per avergli dato l’opportunità di gestire la FOM e di aver fatto tanti di quei soldi che con l’assistenza nostra ha potuto diventare un miliardario. Gli faccio i complimenti personalmente e che Dio lo benedica" ha concluso Marchionne.

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