Marchionne: “Jeep diventerà più grande di Fiat”
Del futuro ne parleremo “il primo giugno, quando presenteremo il piano industriale”. Sergio Marchionne, in conferenza stampa dal Salone di Ginevra, non si sottrae a un commento sulla situazione politica dell’Italia post-elezioni (“Di Maio e Salvini non li conosco ma non mi spaventano. Renzi? Non è più lo stesso”) anticipando alcuni dei pilastri del prossimo documento programmatico che soppianterà le gerarchie del gruppo Fiat Chrysler, aprendo anche a un “possibile” ruolo dello stabilimento di Pomigliano.
“Jeep diventerà più grande di Fiat”
“La strategia per Jeep è chiara” dice Marchionne, “Abbiamo cercato di svilupparlo in modo globale, abbiamo la conferma che diventerà il più grande brand del gruppo. È un marchio eccezionale, su cui dobbiamo puntare. Sarà parte importante del piano che lanceremo a giugno”. Altra notizia è la conferma dei piani di Alfa e Maserati. “Alfa e Maserati non saranno prodotte fuori dall'Italia. Almeno finché ci sarò io, non accadrà mai. Sono due brand che non hanno il problema dell'internazionalizzazione, perché abbiamo stabilimenti che sono stati attrezzati, anche a livello di powertrain, per essere in Europa e in Italia. È il risultato di uno studio molto preciso. Portare tutto via non è facile, per fortuna abbiamo garantito con l’Alfa a Cassino un futuro all'infrastruttura italiana. Non era scontato”.
Diminuzione della "dipendenza" da diesel
Marchionne è poi tornato sul tema delle alleanze, dopo anche la scalata dei cinesi di Geely in Daimler. “Fca non ha particolarmente bisogno di investitori cinesi, ma restiamo aperti” precisa. “Ci sono incontri, abbiamo scambi piacevoli ma non concludiamo nulla. Noi siamo concentrati sugli obiettivi del piano, siamo tutti impegnati su questo. Finché il mercato non valuterà il valore dei nostri risultati, bisognerà aspettare” ha aggiunto, incassando la promozione dell’agenzia di rating Moody’s che ha annunciato oggi l’innalzamento del rating di Fca da "Ba3" a "Ba2". “La mia uscita? Sono confermati i tempi ma il successore non è stato ancora nominato”. Quanto allo sviluppo industriale, Marchionne ha ribadito l’intenzione di diminuire la dipendenza dai diesel, verso investimenti nella direzione dell’ibridizzazione e elettrificazione: “Dal dieselgate in poi, le vendite in Europa sono diminuite. In prospettiva i costi saranno troppo alti per mantenere questa produzione. Diminuiremo la dipendenza da questo settore nel futuro non abbiamo scelta. Se il diesel rimarrà lo dirà il mercato. Noi non abbiamo la forza di invertire questa tendenza e per questo abbiamo preso le nostre decisioni”. La mia uscita? Sono confermati i tempi ma il successore non è stato ancora nominato