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Marchionne: “Siamo vicini alla Mercedes, sentono il nostro fiato sul collo”

Il presidente della Rossa non si accontenta: “Sono contento che Vettel abbia 20 punti di vantaggio su Hamilton, ma avrei preferito vederlo vincere”. Arrivabene: “Seb ha dimostrato di esserci così come la Ferrari” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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La lotta tra Ferrari e Mercedes ha vissuto un altro importante capitolo nel Gran Premio d'Austria: a trionfare è stato Valtteri Bottas che, grazie anche a una partenza straordinaria, ha portato a casa la seconda vittoria della sua carriera. Dietro di lui Sebastian Vettel, autore di una rimonta nel finale che lo ha portato vicinissimo al finlandese senza però riuscire ad attaccarlo. Un piazzamento, quello del tedesco, che consente al leader del mondiale di incrementare il vantaggio sul grande rivale di questa stagione Lewis Hamilton, finito ai piedi del podio, arrivato ora a 20 punti.

Sergio Marchionne - Getty Images
Sergio Marchionne – Getty Images

Una giornata agrodolce per la Rossa che, proprio nella gara in cui poteva mettere a segno una doppietta che poteva cambiare la storia del mondiale, si è ritrovata a fare i conti con un super Bottas, perdendo terreno nel mondiale costruttori dove la Mercedes può amministrare 33 punti di vantaggio sul Cavallino. Una sfida, quella tra la scuderia di Maranello e quella di Brackley che si risolverà solo all'ultima gara; ne è convinto anche Sergio Marchionne, soddisfatto dai passi in avanti fatti dalla SF70H.

C’è mancato pochissimo, bastava solamente un giro in più. Siamo vicinissimi alla Mercedes, loro lo sanno bene, sentono il nostro fiato sul collo e i ragazzi hanno bisogno di lavorare in pace per riuscire a ridurre ancora il distacco – ha dichiarato ai cronisti presenti sul tracciato austriaco -. Sono contento che Vettel abbia venti punti di vantaggio su Hamilton, ma avrei preferito fosse riuscito a salire sul gradino più alto del podio e regalarci una vittoria. Kimi ha fatto un buon lavoro ed è anche stato quasi in grado di realizzare il giro più veloce. Sono molto più contento oggi di quanto lo ero nel passato e i ragazzi sono consapevoli che dobbiamo portare a termine il lavoro iniziato.

Arrivabene: "Seb ha dimostrato che la Ferrari c'è"

Sarebbe forse bastato un giro in più a Sebastian Vettel per agguantare una vittoria che manca ormai dal Gran Premio di Monaco quando insieme al tedesco salì sul podio anche Kimi Raikkonen, regalando alla Ferrari l'unica doppietta della stagione. I mondiali, però, non si vincono con le ipotesi e Maurizio Arrivabene, team principal della Scuderia Ferrari, preferisce concentrarsi su ciò che è stato. "Sebastian oggi ha dimostrato di esserci così come la Ferrari. Kimi, invece ha allargato un po' la traiettoria in partenza ma si è difeso bene quindi avanti così e pensiamo a Silverstone.  Ho sentito Seb via radio affermare che con un giro in più avrebbe potuto attaccare Bottas, purtroppo non è finita in questo modo. Il mese di luglio è molto intenso con tre gare in rapida successione. Adesso i nostri sforzi sono rivolti al Gran Premio di Inghilterra della prossima settimana, poi penseremo all'Ungheria. Andremo avanti un passo alla volta" ha chiarito. Un Gran Premio alla volta, è questa la filosofia del team Ferrari: arrivare in testa al mondiale alla pausa estiva sarebbe già un grande risultato per la Rossa, la base da cui partire per costruire un trionfo atteso a Maranello da troppo tempo.

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