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Massa su Raikkonen: “Povero Kimi, ho già vissuto questa situazione”

Il pilota brasiliano, ex Ferrari, ha sottolineato come sia alta la pressione in Ferrari. Massa non è d’accordo sulla mancanza di pericolosità della Formula 1 odierna: “Operare delle scelte mirate e non solo aumentare il carico aerodinamico”.
A cura di Vito Lamorte
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Sono tante le voci che si susseguono sul futuro di Kimi Raikkonen. Entro la fine di luglio si saprà la line-up della Ferrari 2016 ma, fino ad allora, sarà un rincorrersi di nomi. Il più quotato è Valtteri Bottas ma negli ultimi giorni sono stati fatti i nomi di Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg. Su questo tema è stato interpellato Felipe Massa da  Sky F1 HD che, alle indiscrezioni che vorrebbero il neo vincitore di Le Mans, Nico Hulkenberg, fra i candidati pronti per sostituire il finlandese nel 2016, ha dichiarato: "Meno male che non sono più alla Ferrari ne ho vissute tante di queste voci. Finita la gara io ho subito pensato poverino Kimi che avrà un po’ di pressione intorno se. Guarda (Hulkenberg) è un bravo pilota, ma alla fine lui corre qui e penso che una squadra per prenderlo come pilota deve essere sicura anche delle sue doti in F1 perché lì è diverso. Si parla di una gara di 24 ore a confronto con una di due, però è un grandissimo pilota. L’ha dimostrato con tante buone gare disputate qui e vincendo al primo colpo a Le Mans".

Il pilota della Williams a Motorsport.com ha parlato anche della Formula 1 e delle dichiarazioni fatte da Raikkonen sulla velocità e la pericolosità: "Quando sento Kimi e Lauda dire che la necessità della F1 è di essere più pericolosa non sono d’accordo. Credo che dovrebbe essere migliore. Dovrebbe essere più intelligente. Penso che in F1 abbiamo sempre avuto parecchi cambiamenti, ma forse a volte cambiare non porta a nulla. Capisco che è interessante rendere le vetture più veloci, ma se costruisci una macchina che va cinque secondi più veloce e vedi ancora meno sorpassi ci sarà sempre gente che comunque si lamenta. Voglio una vettura che sia la più rapida possibile, ma questi cambiamenti devono essere intelligenti. Cambiare non significa fare in modo che le macchine siano di tre secondi più veloci in pista, perché nessuno davanti al televisore capirebbe. Quindi si tratta di operare delle scelte mirate e non solo aumentare il carico aerodinamico. La gente vuole vedere la lotta, i duelli e i sorpassi. Penso che sia questo ciò che dovrebbe cambiare".

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