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Maxime Berger non ce l’ha fatta, il pilota francese è morto dopo un mese di coma

Ad annunciarlo la famiglia del pilota transalpino che versava in gravi condizioni dopo un presunto tentativo di suicidio.
A cura di Valeria Aiello
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Maxime Berger, 28 aani /GettyImages
Maxime Berger, 28 aani /GettyImages

Maxime Berger non ce l’ha fatta. Il transalpino della Superstock 600 è morto dopo un mese di coma all'ospedale di Digione, in Francia, dove era ricoverato in condizioni crititche. A renderlo noto è stata la famiglia del giovane pilota. “Maxime era in coma vegetativo da un mese, è con grande tristezza che ho deciso d’accordo con i medici che lo avevano in cura di lasciarlo partire” ha fatto sapere il padre Alain. “Adesso riposerà in pace”.

Presunto tentativo di suicidio

Berger versava in coma in seguito a un presunto tentativo di suicidio e, al suo arrivo in ospedale, le sue condizioni erano apparse subito critiche. Media francesi avevano riportato di un complicato quadro clinico e alcune ore dopo il ricovero su alcuni siti era circolata la falsa notizia della sua morte. Non noti i motivi che lo avrebbero portato al gesto. Nato a 28 anni fa, Berger aveva debuttato in Superbike nel 2011 in sella alla Ducati 1098R del team Supersonic Racing e, prima dell’esordio nel campionato delle derivate di serie, si era laureato campione 2007 nell’europeo Superstock 600 e vice-iridato nel 2008 e nel 2010 nel mondiale Superstock 1000. In Superbike, tra il 2011 e 2012, ha chiuso 16° in generale, e nel 2013 era passato al mondiale Endurance.

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