McLaren affascinata dall’ipotesi Raikkonen: “Fosse disponibile saremmo pazzi ad ignorarlo”
Quello legato al futuro di Kimi Raikkonen è un rebus ancora tutto da risolvere: il pilota finlandese, in scadenza a fine stagione con la Ferrari, non ha ancora rinnovato il proprio accordo con la scuderia del Cavallino e sembra prossimo al lasciare il volante della Rossa per far spazio al giovane Charles Leclerc, attualmente impegnato con l'Alfa Romeo Sauber ma prodotto della Ferrari Driver Academy.
Il ritorno in Mclaren è più di una semplice ipotesi
Logico, vista la situazione, che altri team seguano con interesse le vicende legate al pilota finnico: i top team, con il rinnovo ormai quasi fatto di Ricciardo in Red Bull e quelli di Hamilton e Bottas in Mercedes sempre più vicini, sono al completo, ma tra le scuderie interessate a Raikkonen c'è una nobile che sta cercando di tornare ai fasti di un tempo come la McLaren, pronta in caso di addio da parte di Alonso, lusingato dalle sirene della Indycar e voglioso di conquistare la 500 Miglia di Indianapolis per prendersi la Tripla Corona, a mettere sotto contratto proprio l'attuale pilota della Ferrari. L'ammissione è arrivata del direttore esecutivo Zak Brown che, all’emittente finlandese C More, non ha smentito la possibilità di vedere il finlandese a Woking.
Non abbiamo negoziato con Kimi. Lui è un ottimo pilota, siamo in estate, quindi ci sono molte opzioni là fuori, ma le teniamo per noi. Certamente Raikkonen è un campione del mondo e ha vinto molte gare per noi: se fosse disponibile, sarebbe da pazzi ignorarlo.
Nessuna trattativa per il momento, ma qualora le strade di Raikkonen e della Ferrari dovessero separarsi e Alonso scegliesse di provare l'avventura Oltreoceano, ecco che la McLaren accoglierebbe a braccia aperte il finlandese. Per il campione del mondo 2007 si tratterebbe di un ritorno a Woking visto che dal 2002 al 2006, prima di approdare a Maranello, corse proprio con la scuderia inglese, all'epoca motorizzata Mercedes. Stavolta Raikkonen potrebbe percorrere la strada inversa finendo la carriera in quello che fu il team con il quale colse la prima vittoria in Formula 1 sfiorando anche un mondiale nel 2005, perso proprio ai danni di Alonso.