Mercedes, il pugno di ferro di Toto Wolff: “Prenderemo provvedimenti”
Una vera e propria furia. Dopo il Gran Premio del Belgio, ai microfoni di Sky Sport F1 Toto Wolff era un fiume in piena. La scuderia tedesca è una polveriera dopo le dichiarazioni di Hamilton che ha messo al corrente il mondo sull'intenzionalità dell'azione di Rosberg al secondo giro della gara di Spa e le polemiche non si placheranno facilmente. Wolff non ha per niente preso bene quello che è successo al secondo giro tra i due piloti della Mercedes e l'ha dichiarato senza alcun problema: "Ci siamo parlati tante volte con i nostri due piloti prima del via del campionato, ed anche durante la stagione, ed è sempre stato chiaro che non si doveva arrivare a scontrarsi in questo modo. Li abbiamo sempre lasciati liberi (Nico e Lewis) di giocarsi le gare, ma senza danneggiare gli interessi della squadra. Ed invece siamo qui a commentare un incidente che non doveva accadere. Non può accadere tra due compagni di squadra nel corso del secondo giro di un Gran Premio, quando la gara ne dura 44 e si è al volante della migliore monoposto. Abbiamo perso una vittoria, anzi, una doppietta. Ed ora siamo al centro di un sacco di polemiche che coinvolgono i piloti e la squadra, ed è esattamente il punto che speravamo di non dover mai raggiungere". L'amministratore delegato della Mercedes ha parlato dei possibili cambiamenti che potrebbero esserci all'interno della scuderia: "Non lo sappiamo ancora ma possono cambiare tante cose, e non voglio entrare nel dettaglio. Aspettiamo qualche giorno, poi ci incontreremo. Ordini di squadra? Sarebbe deludente per tutti noi dover ricorrere a questo, ma abbiamo assoluta necessità di riprendere in mano la situazione. A Spa la Mercedes ha perso molti punti, e non voglio correre il rischio di perdere un campionato perché siamo dei grandi appassionati di motorsport. Credetemi, non c’è solo il dispiacere di aver perso una gara, ma anche quello di aver visto rompersi delle regole di comportamento".
Infine torna sull'episodio di Spa e prova a tranquillizzare Lewis Hamilton: "Oggi abbiamo visto che uno “schiaffetto” sul polso non è sufficiente. Se Lewis pensa che non accadrà nulla, non è consapevole delle decisioni che possiamo prendere».