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Milano sorpassa Bologna e si aggiudica il suo motor show

Si chiamerà “Milano Auto Show” e le date del 2014 sono state già stabilite. Intanto Bologna tiene duro, ma l’impressione è che nel sofferente mercato italiano non possano esservi due saloni dell’auto.
A cura di Redazione Motori
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C'era un salone dell'auto, scomparve e divennero tre: in appena un mese l'Italia ha conosciuti le ipotesi più disparate circa l'organizzazione di un motor show in Italia. Dopo l'annullamento dell'edizione 2013 del salone di Bologna annunciato a sorpresa via Facebook dalla francese GL Eventes, gli appassionati delle quattro ruote si erano sentiti orfani di un evento vicino casa che mostrasse loro le ultime novità del mercato automobilistico, fino a quando si è ipotizzato un trasferimento da Bologna a Milano del salone dell'auto. Oggi – almeno sulla carta – l'Italia si trova a puntare su almeno due motor show, forse tre. Il tutto in un mercato in piena crisi che, come osservò Olivier Ginon, presidente di GL Events, "è passato in Europa da essere secondo mercato a nono. Era terzo nel mondo, oggi è undicesimo".

Mentre Bolognafiere e GL Events litigavano, la Promotor di Alfredo Cazzola, colui che rese famoso il Motor show di Bologna prima di venderne la gestione ai francesi, tesseva le trame di un'intesa i cui risultati sono stati resi noti oggi: dall'11 al 21 dicembre 2014 si terrà il Milano Auto Show, il primo salone dell'auto (moderna) nella città meneghina. Carattere distintivo della manifestazione dovrà essere la sensibilità (italiana, secondo luogo comune internazionale) al design e all'estetica, oltre che un'attenzione particolare verso l'ecologia su cui sta puntando gran parte dei motor show. Queste le intenzioni di Cazzola:

Vogliamo fare il salone più bello del mondo, il più trendy e il più divertente per scatenare la passione verso quel magico oggetto che è l'automobile. Ci concentreremo sulla tecnologia e sui social network. Il nostro obiettivo, continua, è prendere per mano gli appassionati e gli automobilisti sfruttando gli strumenti più attuali per la partecipazione dei visitatori e garantire così il ritorno degli investimenti per portare poi il pubblico nei concessionari. L'obiettivo è creare un salone innovativo, un nuovo concept fieristico che fa leva su l'ottima infrastruttura di Milano Rho".

La seconda e la terza settimana di dicembre, dunque, potrebbe diventare il periodo di riferimento di un appuntamento fisso che in tal modo soffrirebbe dello stesso svantaggio che ha penalizzato per tanti anni il Motor Show di Bologna: arrivare cronologicamente dopo altri saloni dell'automobile (come quello di Francoforte o Parigi) che durante l'anno hanno già ampiamente svelato le novità delle diverse case automobilistiche. Insiste, inoltre, la candidatura di Bologna come punto di riferimento internazionale di un salone italiano, dato che, come ha notato qualche giorno fa Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, "il Motor Show di Bologna è ancora iscritto nel calendario internazionale Oica, l'organizzazione internazionale dei costruttori di auto, nel dicembre 2014, come tutti possono verificare".

A decidere il successo del Milano Auto Show, tuttavia, saranno le case automobilistiche più che le organizzazioni. Saranno loro, infatti, che dovranno decidere se e quanto investire nell'evento meneghino. Punti a favore per Milano saranno la maggiore vicinanza ai principali centri di consumo e la prossimità del circuito di Monza che promette spettacoli entusiasmanti. Ma più di tutto, è necessario il contesto: un'economia che riparta e che faccia gola a chi, qui in Italia, ha sempre venduto bene.

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