8 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Morbidelli: “Valentino Rossi? Ha rischiato per passione”

Il pilota italiano allievo della Vr46 Academy sul ritorno lampo del Dottore ad Aragon: “Se voleva farlo, vuol dire che doveva farlo. Non è bello restare a casa. Per me la Vr46 è stata una grande fortuna, fu mio padre a chiedere a Graziano se potevo allenarmi con Valentino. Il titolo? Lotta a due, io e Luthi. Dovrò solo restare concentrato”.
A cura di Valeria Aiello
8 CONDIVISIONI
Franco Morbidelli, 22 anni / Gettyimages
Franco Morbidelli, 22 anni / Gettyimages

Momento magico per Franco Morbidelli che a quattro gare dalla fine del mondiale può laurearsi campione del mondo della Moto2. Il pilota italiano del team Marc Vds e gioiellino della VR46 Riders Academy di Valentino Rossi è leader della classifica con 21 punti di vantaggio sul primo inseguitore, lo svizzero Thomas Luthi che dal 2018 passerà in MotoGP e dividerà il box proprio Morbidelli. Nel bilancio del ‘Morbido' pesano di zero di Jerez e Misano a differenza di Luthi che con una sola vittoria ma altri nove podi tiene aperto il mondiale.

Morbidelli: "La Vr46 una grande fortuna"

Figlio di Cristina, mamma brasiliana di Recife, e dell’ex pilota Livio che si è tragicamente tolto la vita nel gennaio 2013, Franco è cresciuto tra i motori nell’officina del padre, debuttando nel campionato europeo Superstock 600 nel 2011 e vincendo il titolo nel 2013. In quegli anni la Vr46 Academy Riders non era ancora la struttura di oggi. “La Vr46 è nata dopo che io ho iniziato a correre nei campionati internazionali” ha raccontato Morbidelli in una lunga intervista Crash.net. “La Vr46 ha iniziato a seguirmi nella mia carriera sotto il punto di vista del management e anche altri. Ma dal punto di vista della gestione, loro sono partiti dopo che già correvo nel campionato Superstock 600. Lo facevo perché sostanzialmente non avevo soldi per fare altro. Fortunatamente il team Italia mi ha aiutato quell’anno. Sono stato molto fortunato a correre comunque, così ha corso nel campionato europeo. Durante quell’anno la Vr46 ha iniziato a seguirmi sotto il punto di vista del management. Hanno trovato alcune buone opportunità per me direttamente nel campionato Moto2. Questa è stata una grande fortuna per me”.

"Mio padre a chiedere al suo se potevo allenarmi con lui"

Nato a Roma, Morbidelli si è presto trasferito a Tavullia. “Mio padre era amico del padre di Valentino, si conoscevano. Mio padre, quando correva, lo faceva con una squadra a Pesaro. Io sono nato a Roma, dove sono cresciuto fino a dieci anni. Poi quando abbiamo deciso che le motociclismo era il mio sport, mio padre che aveva avuto già un’esperienza nella zona della Riviera romagnola e sapeva che il miglior posto in Italia dove crescere ed esprimersi. Così ci siamo mossi e entrati in contatto con persone che avevano seguito mio padre quando era pilota. Questo è quello che abbiamo fatto. È stato mio padre a chiedere a suo padre se potevo allenarmi con lui sulla sua pista. Poi abbiamo iniziato ad allenarci insieme e adesso siamo qui”.

Rossi? "Ha rischiato per passione"

Impossibile non parlare dei motivi che hanno spinto Rossi a rientrare ad Aragon a 23 giorni dall’incidente in enduro in cui si era fratturato tibia e perone della gamba destra. “La risposta è la passione. Sono stato nella sua stessa condizione. Sono stato a casa a guardare le gare e guardare qualcun altro correre sulla tua moto. Non è una bella cosa. Per lui è stata la seconda volta e lo capisco, e capisco perché abbia voluto tornare presto. Se vuole farlo, deve farlo. Se lo fa, significa che è pronto a farlo”.

"Lotta a due, io e Luthi"

Morbidelli non si aspettava che in questa fase della stagione l’elenco dei rivali nella corsa al titolo si restringesse solo a Luthi. “Mi aspettavo più piloti nella lotta al campionato di quest’anno, come Alex Marquez, Miguel Oliveira oltre me e Tom. Mi aspettavo anche Lorenzo Baldassarri, forse tutti se lo aspettavano ma per qualche motivo non ha fatto un buon campionato nella prima parte, quindi è un po’ indietro ora. Ma ora siamo in due, io e Tom. È un momento in cui devo solo restare concentrato su me stesso e andare avanti. Speravo di poter attivare ancora in lotta a questo punto del campionato. Ed eccomi qui, continuerò”. Del rivale e futuro compagno di squadra aggiunge: “È una persona fantastica, è un grande persona. Ricordo che al mio primo anno in Moto2 si comportava già molto bene con me. È bello lottare per il campionato con lui, mi fa sentire bene”.

8 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views