Moto2, Barberà già condannato: ritiro della patente e 22 giorni di lavori socialmente utili
La faccenda di Hector Barberà si conclude in poche ore: all’indomani dall’arresto per guida in stato di ebbrezza, il pilota spagnolo è stato processato e condannato a 22 giorni di lavori socialmente utili oltre al ritiro della patente per un anno. Lo riporta il quotidiano spagnolo Las Provincias che ha seguito il caso di Barbera fin dal principio. I legali del pilota spagnolo hanno accettato la richiesta di condanna formulata dal Pubblico Ministero dopo un rapido processo che si è svolto questa mattina.
Barberà condannato
Barberà era stato fermato dalla una pattuglia Polizia mentre era alla guida della sua auto, un’Audi R6, intorno all’una e un quarto del mattino di ieri su viale delle Baleari, a Valencia, per un controllo. Sottoposto all’alcol test, Barberà era risultato positivo e il tasso alcolemico era risultato di 0,69 milligrammi per litro di aria espirata, oltre il consentito che in Spagna è di 0,6. Per il pilota spagnolo portacolori del team di Sito Pons in Moto2 è la seconda condanna per guida in stato di ebbrezza dopo quella del 2012 e, anche quella occasione, era stato arrestato e si era visto ritirare la patente. Successivamente, in un controllo di routine, era stato sorpreso alla guida di una Maserati senza documento. Per Barbera era scattato l’arresto e il sequestro dell’auto, oltre a una multa di 3.600 euro. Nel 2013, invece, era stato condannato a sei mesi di prigione per maltrattamenti alla sua compagna, pena commutata in lavori socialmente utili e l’ordine di mantenersi a non meno di 200 metri dalla donna.