video suggerito
video suggerito

Moto2, perché Lorenzo Baldassarri lascia l’Academy di Valentino Rossi

Il pilota marchigiano spiega le ragioni che lo hanno portato uscire dalla scuola per giovani talenti del pesarese: “Un colloquio con Vale mi ha chiarito le idee”.
A cura di Valeria Aiello
83 CONDIVISIONI
da sinistra, Marco Bezzecchi, 20 anni, Valentino Rossi, 40, e Lorenzo Baldassarri, 22.
da sinistra, Marco Bezzecchi, 20 anni, Valentino Rossi, 40, e Lorenzo Baldassarri, 22.

Lorenzo Baldassarri ha già definito il proprio futuro. Il 22enne pilota marchigiano continuerà ad allenarsi fino a fine anno con la VR46 Riders Academy, dalla quale uscirà nel 2020, restando un’altra stagione in Moto2,  sempre con il team di Sito Pons. L’annuncio del suo addio non è mai stato ufficializzato da un comunicato stampa ma la notizia della sua partenza è stata confermata da più fonti, inclusa la più diretta, vale a dire dal direttore sportivo della VR46, Uccio Salucci. Lo storico amico e braccio destro del Dottore ha confermato infatti l’uscita a fine anno sia di Baldassarri, sia di Nicolò Bulega e Dennis Foggia, che a loro volta lasceranno anche lo Sky Racing team VR46, rispettivamente in Moto2 e Moto3. Baldassarri, vincitore di tre dei primi quattro Gran Premi stagionali della Moto2, ha spiegato le sue ragioni in un’intervista concessa a Motosprint, esprimendo l’intenzione di “camminare con le proprie gambe” per muoversi in maniera indipendente.

Perchè Baldassarri lascia l'Academy di Valentino Rossi

Come in tutte le cose c’è un inizio e una fine e, dopo anni di crescita e collaborazione, questo era il momento di staccarsi – spiega Baldassarri – . Lavoreremo assieme fino a fine anno ma poi prenderemo strade diverse. Avrei dovuto rinnovare per altre tre stagioni, prima di prendere una decisione ho parlato con Valentino per un consiglio. Mi ha detto che l’obiettivo dell’Academy è di far crescere i giovani e di arrivare dove la famiglia di solito non può e che sarebbe stato importante seguire le mie necessità. Soltanto le mie. Ho capito che per compiere quello step che mi manca ho bisogno di altro, di essere me stesso e non uno dei tanti”.

L’esigenza del ‘Balda’ è stata probabilmente quella di avere qualcuno che lo gestisca in maniera individuale, trovato nel manager veneto ma londinese di adozione Simone Battistella, agente anche di Andrea Dovizioso e Alvaro Bautista. Il pilota marchigiano ha però ammesso trovato grandi difficoltà nel maturare una decisione. “È  dall’inizio dell’anno che ci penso – spiega – e che parliamo, ma già avevo quest’idea. Per me è stata una preoccupazione in più perché non volevo lasciare l’Academy, mi sentivo parte di un gruppo e avevo il mio idolo al fianco. Questo ha influito un po’ anche sull’avvicinamento alle gare, mi ha messo nervosismo addosso e questo non ha aiutato”.

Tra le conseguenze della sua partenza, si prospetta anche un trasloco di ben altro tipo. Il suo coinquilino è infatti Pecco Bagnaia, suo ex rivale in campionato, che continuerà con la VR46. “Mantenere il rapporto con Bagnaia non è stato facile l’anno scorso. In gara c’è sempre il rischio di un contatto e poi non è bello se il casino te lo ritrovi a casa. C’erano dei momenti interessanti perché si parlava spesso della gara, e era bello farlo non con un amico qualsiasi ma con uno che sa di moto e va forte. Ma a volte avevo bisogno di stare anche da solo e non con il mio rivale in campionato. L’abbiamo gestita bene, anche quest’anno siamo insieme ma ora è arrivato il momento di separarci. Come sarà la separazione? Quando si volta pagina in questo lavoro è come con la “vecchia” fidanzata: bisogna farlo in modo deciso, per non rischiare la minestra riscaldata. Ma è chiaro che vorrei mantenere i rapporti ottimi, anche poter girare insieme al Rach. Come fa Mattia Pasini, che non è dell’Academy”.

83 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views