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Moto3, Bulega: “Martin favorito, e io? Niente pronostici ma è il momento di rifarmi”

Il 18enne dello Sky Racing team VR46 pronto ad affrontare la sua terza stagione in classe cadetta: “Non dico più niente, l’anno scorso avevo detto quinto e poi ho fatto schifo. Ma se le cose andranno come devono andare nel 2019 passerò in Moto2”.
A cura di Valeria Aiello
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Nicolò Bulega / Getty Images
Nicolò Bulega / Getty Images

Esordio stagionale per lo Sky Racing team VR46 che, saltati i primi test della settimana scorsa a Valencia, ha debuttato ieri a Jerez in una prima giornata fra l’altro praticamente dimezzata dalla leggera pioggia che ha ridotto a pochi giri per tutti la prima sessione del mattino. Come già a Valencia, a staccare il miglior tempo è stato lo spagnolo del team Del Conca Gresini Jorge Martin, seguito a soli 66 millesimi da Tony Arbolino, da quest’anno portacolori del team Snipers, e Niccolò Antonelli, passato al team Sic58 proprio al posto di Arbolino.

Una stagione 2017 un "po' disastrosa"

Prima volta in pista dall’infortunio di Valencia per Nicolò Bulega: “È stato un inverno lungo e un po’ difficile. Ho lavorato molto. Adesso sto abbastanza bene, c’è ancora qualcosina da recuperare, ma siamo sulla strada buona. Per via del maltempo ho fatto solo pochi giri, ma mi sono serviti per riabituarmi. La priorità era cominciare a prendere familiarità coi nuovi tecnici (Marco Urani e Jaume Carrau; ndr). E ovviamente ritrovare la scorrevolezza: erano tre mesi che non toccavo un mezzo a motore. Devo dire che è andata bene, sono soddisfatto. Mi sono piaciuto abbastanza” ha raccontato alla fine della giornata a Gazzetta dello Sport. Allievo della VR46 Academy di Valentino Rossi, Bulega è consapevole di dover ripartire da una stagione “un po’ disastrosa” come quella del 2017, conclusa al 12° posto in campionato tra sfortuna e delusioni: “L’anno scorso è stato difficile. Mi prendo le mie responsabilità, ma ci sono stati un sacco di problemi. Mi sono infortunato tre volte, prima alle vertebre, poi a un dito, alla fine al piede. In pratica non sono mai stato in forma E in più la Ktm ne aveva meno della Honda, ci abbiamo lavorato su durante l’anno, ma ci è sempre mancato qualcosa. Di più non si poteva fare”.

"Martin favorito, e io? È il momento di rifarmi"

Confidando sulla nuova KTM, per il 18enne dello Sky VR46 è arrivato il momento di “riprendermi tutto quello che mi sono perso l’anno scorso. Devo rifarmi, ne ho bisogno. Ovviamente ci sono tante cose da valutare e tante soluzioni da trovare. La sensazione è che sia migliorata,  certamente come motore. Sul telaio c’è ancora un po’ da lavorare”. Nessun pronostico, invece, per il 2018, dopo anche le dichiarazioni del nuovo compagno di squadra, Dennis Foggia, che ha detto di puntare alla top ten. “Non voglio più sbilanciarmi. L’anno scorso avevo detto che l’obiettivo era arrivare nei primi cinque e poi ho fatto schifo. Quindi non dico più niente. Non sarà proprio un esame, ma di sicuro sarà tosto. Per me è importantissimo rifarmi. Anche perché se le cose andranno bene come devono andare, poi nel 2019 passerò in Moto2. Credo che il favorito numero uno sia Jorge Martin.  E dietro di lui Aron Canet. E sì, lo so che dovrei posizionare anche Bulega. Ma davvero non lo so, ve lo dirò dopo il Qatar”.

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