MotoE, Ezpeleta: “Rossi su un’elettrica? Gli ho parlato, per adesso è ancora uno dei migliori della MotoGP”
Presentata ieri a Roma la Fim Enel MotoE Cup, prima serie per moto a propulsione al cento per cento elettrica che dal 2019 affiancherà cinque gare del calendario del Motomondiale. Sarà un campionato monomarca che si correrà con un solo tipo di moto, la Energica Ego GP, gioiellino da 100 kW di potenza e 250 km/h di velocità. Sul palco per la presentazione, anche Loris Capirossi che tra i primi ha provato la moto, oltre ai rappresentati di Fim e Dorna, Vito Ippolito e Carmelo Ezpeleta. Proprio quest’ultimo, a parlare a Gazzetta dello Sport del nuovo campionato: “Volevamo un campionato green, facciamo un monomarca per evitare un'impennata dei costi” ha spiegato il numero uno di Dorna. “Sono 6-7 anni che ne parliamo con la Fim. La moto elettrica però è una serie che non si può scindere dalla MotoGP: deve essere parte di questo mondo anche per la copertura tv, non si può staccare come ha fatto la Formula E, nemmeno in futuro. Costerebbe di più”
Ezpeleta: "Mi aspetto che resti, non so ancora per quanto"
La MotoE partirà come coppa del mondo con 18 moto in pista, divise tra sette team della MotoGp più due di Moto2 e Moto3, su circuiti europei ancora da selezionare e c’è grande curiosità di capire chi saranno i piloti che si avvicineranno a questo nuovo mondo. Impossibile non pensare a Valentino Rossi dopo l’addio alla MotoGP: “Rossi per il momento è uno ancora uno dei migliori della MotoGP, gli ho parlato e vedo in lui la stessa forza, voglia e capacità di sempre. Mi aspetto che resti, ma non so per quanto: io non gli dico nulla, né metto limiti. Quando gli ho parlato alla presentazione della Yamaha però l'ho visto fortissimo” ha ammesso Ezpeleta. “Nel test di Sepang sono andati tutti molto forte, non solo Ducati, Honda e Yamaha: anche la Suzuki è migliorata, così come pure l’Aprilia e pure la Ktm va bene. Noi abbiamo avuto un 2017 che si è deciso all'ultima gara e un 2016 in cui si sono visti nove vincitori diversi, ma per me conta che il campionato mantenga un livello equilibrato fra tutti, poi se si finisce all'ultima gara o meno non è così importante”.