MotoE, l’incendio di Jerez causato da un corto circuito
Attraverso un comunicato, Dorna Sports ha dato un primo breve aggiornamento sull’esito delle indagini avviate dalla Polizia locale in seguito all’incendio che due notti fa, sul circuito di Jerez de La Frontera, ha distrutto l’E-paddock e tutte le 18 Energica Ego impegnate nei primi test pre-campionato.
L'incendio causato da un corto circuito
Anche se l’inchiesta non si è ancora conclusa ufficialmente, le prime prove sembrano indicare in un cortocircuito la principale causa dell’incidente. Tuttavia – prosegue la nota della società spagnola – non è ancora stata identificata la fonte da cui è partito questo cortocircuito anche se sembra ormai chiaro che, una volta scoppiato l’incendio, le fiamme abbiano rapidamente avvolto anche la batteria ad alta densità che fa parte del sistema di ricarica ad alte prestazioni utilizzato dalle MotoE. Le prime indagini hanno inoltre confermato che al momento dell’incendio nessuna moto era collegata all’infrastruttura di ricarica.
Dorna e i propri partner hanno già manifestato il loro impegno per far tornare le MotoE in pista il prima possibile, anche se – come prevedibile – il via della nuova serie elettrica, inizialmente previsto per il 5 maggio proprio sul tracciato andaluso intitolato ad Angel Nieto, è stato posticipato, come è stato cancellato anche il secondo turno di test precampioanto, previsto per il mese di aprile. La speranza è quella di riuscire a partire in occasione del round di Le Mans, previsto per il 19 maggio ma, al momento, il calendario della nuova stagione non è ancora annunciato.