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MotoGP, Andrea Dovizioso vice-campione per il terzo anno di fila

Con il 7° posto di Phillip Island il pilota della Ducati si assicura matematicamente il secondo posto dietro all’iridato Marquez: “È l’aspetto positivo di oggi, peccato perché potevo salire sul podio”.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Dovizioso, 33 anni / Getty
Andrea Dovizioso, 33 anni / Getty

Un 7° posto nel GP di Australia che non soddisfa di certo Andrea Dovizioso ma che gli assicura aritmeticamente il titolo di vice-campione del mondo MotoGP per il terzo anno consecutivo. Partito dalla quarta fila dopo non essere andato oltre il decimo tempo nelle qualifiche di questa mattina, DesmoDovi ha condotto una gara intelligente, risalendo fino al gruppo in lotta per il podio ma, all’inizio dell’ultimo giro, dopo aver superato il compagno di marca Jack Miller in fondo al rettilineo, è andato largo alla curva 2, perdendo quattro posizioni.

Dovizioso vice-campione per il terzo anno di fila

Purtroppo, dopo una prima parte di gara in cui siamo stati veloci, abbiamo poi consumato eccessivamente la gomma posteriore e quindi il nostro ritmo è calato rispetto a quello dei primi tre – ha spiegato Dovizioso nel post-gara – . Eravamo tutti un po' in difficoltà ma all’ultimo giro mi ero creato l’occasione giusta: purtroppo alla curva 2 la moto mi è partita, sono andato largo, ed ho perso quattro posizioni. Alla fine è un peccato perché saremmo potuti arrivare terzi e salire sul podio, ma con un distacco importante dai primi”.

Con i 9 punti conquistati oggi a Phillip Island, Dovizioso sale a quota 240 lunghezze in campionato, mettendo 57 punti tra sé e il suo primo inseguitore, lo spagnolo della Suzuki Alex Rins, e garantendosi così il secondo posto nel Mondiale. “È l’aspetto positivo di oggi. Abbiamo confermato il nostro secondo posto nella classifica piloti, con due gare di anticipo e per il terzo anno consecutivo”.

Oltre 100 punti da Marquez, ma resta il titolo team

A conquistare il titolo in queste ultime stagioni è sempre stato Marc Marquez anche se, rispetto al passato, il margine che quest’anno separa i due rivali ha abbondantemente superato i 100 punti iridati. Un gap importante, complici errori e tanta sfortuna dopo un inizio stagione che pareva presupporre scenari migliori. Pesano gli zero arrivati nelle gare di Barcellona, dove DesmoDovi è finito per essere falciato da Jorge Lorenzo, e a Silverstone, dove a metterlo fuori dai giochi è invece stato Fabio Quartararo, ma anche un’annata in cui, diversamente dalle impressioni iniziali, la Ducati ha faticato nel confronto con il binomio Marquez-Honda. Da decidere, in queste ultime due gare, proprio il titolo a squadre, dove il team di Borgo Panigale è in testa al campionato con solo 1 punto di vantaggio sulla Honda. Non resta che incrociare le dita, sperando che almeno questo alloro finisca nelle mani della Ducati.

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