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MotoGP Aragon, Valentino Rossi: “Qualche altro decimo da migliorare”

Prima giornata di libere positiva per il pesarese: “Stiamo seguendo due strade diverse, ci sono cose positive in tutte e due”. Sul ritardo delle Honda: “Non hanno montato gomma morbida, in caso di time attack possono comunque starmi davanti”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi (Movistar Yamaha) - Credito fotografico: Fabrizio Carrubba
Valentino Rossi (Movistar Yamaha) – Credito fotografico: Fabrizio Carrubba

Valentino Rossi chiude con il secondo tempo la prima giornata di libere del GP di Aragon. Terzo al mattino e secondo al pomeriggio, il pesarese ha sfruttato i dati raccolti durante i test privati Yamaha fatti sul circuito spagnolo tre settimane al mattino, per poi apportare alcune modifiche di assetto alla sua M1 nel secondo turno.

Sono abbastanza contento di come è andato oggi perché comunque terzo stamattina, secondo oggi pomeriggio, è stata una buona giornata. Abbiamo capito che durante i test avevamo trovato qualcosa di buono e fatto un buon lavoro, quindi questa mattina abbiamo usato il lavoro che abbiamo fatto lo scorso mese per migliorare il setting di base. Oggi pomeriggio abbiamo provato a modificare la moto e a seguire due strade diverse. Ci sono delle cose positive in tutte e due”.

In ottica gara, fondamentale sarò la scelta delle gomme che stando ai primi riscontri, potrebbe essere differente per i piloti Yamaha rispetto a quella delle Honda di Marc Marquez e Dani Pedrosa che hanno optato per mescola dura.

Sarà molto importante la scelta della gomma, perché abbiamo provato sia le dure che le morbide, la dura non è male – sembra che non sia male soprattutto per la Honda, noi con la Yamaha sembra che siamo più da morbida. Jorge è andato molto forte, ha fatto un buonissimo giro, ma c’è anche da dire che sia Marquez che Pedrosa non hanno montato la gomma morbida alla fine, quindi in caso di time attack possono comunque starmi davanti, quindi bisognerà migliorare di qualche altro decimo. Ma è ancora tutto aperto perché per l’anteriore non si sa ancora, mentre per quanto riguarda la posteriore, le Honda sono più da dura e le Yamaha più da media, però è ancora presto per dirlo”.

A differenza del teammate Jorge Lorenzo che nell’ultima sessione si è concentrato sull’assalto al tempo, il Dottore ha raffinato il lavoro in ottica gara, mantenendo un passo costante sull’1’49 alto per poi limare il proprio riferimento nell’ultimo run, chiudendo a 638 millesimi dal riferimento siglato dal maiorchino.

Jorge è partito per fare il time attack sul giro secco, dove ha messo insieme tutti e quattro i settori al primo giro fuori dai box ed è riuscito a fare 1’47’’5 però sicuramente così facendo la gomma si stressa di più e a un drop più evidente. Io invece sono partito per fare quattro, cinque giri di passo, per vedere come era il mio passo con la gomma media, e quindi non sono stato veloce all’inizio ma poi sono riuscito a rimanere più costante così come si fa più in gara”.

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