MotoGP Austin, Dovizioso: “Tante buche e poco grip, facciamo fatica”
Ad Austin, in una prima giornata di libere positiva per Andrea Iannone che con la sua Suzuki ha beffato Marc Marquez, ma anche per lo spagnolo della Honda e le Yamaha di Maverick Vinales e Valentino Rossi, sono invece mancate le Ducati, con Jorge Lorenzo primo dei piloti di Borgo Panigale, settimo, seguito da Andrea Dovizioso, ottavo a fine giornata a 1 secondo dal riferimento.
Dovizioso bacchetta Michelin
Giornata di difficile interpretazione per le Ducati, che ha visto il pilota Avintia Tito Rabat girare con tempi vicini a quelli dei due piloti ufficiali con gomma dura su una pista particolarmente sporca e con poco grip. “Non ho una risposta precisa neanche io, posso fare supposizioni – ha detto Dovizioso ai microfoni di Sky Sport – credo che sia anche il motivo che rende la vita difficile a noi Ducati nelle piste dove c’è poco grip. Non è possibile fare il miglior tempo con gomma dura o media rispetto alla morbida, se ci fosse differenza tra le gomme. Come in Argentina, Michelin ha portato quattro tipi di gomme con mescole diverse ma non hanno prestazioni differenti, per cui si fa fatica ad avere gomme che possono andare bene un po’ ovunque. E questo appiattisce un po’ tutto, bisognerebbe portare gomme con più differenza. E soprattutto noi che abbiamo poco grip dietro stiamo facendo ancora più fatica”.
"In tanti ad andare forte"
L’ottavo tempo è certamente un risultato di cui non può certo dirsi soddisfatto ma che, viste anche le previsioni meteo incerte per la giornata di domani, potrebbe comunque garantirgli l’accesso alla top ten che si giocherà le prime posizioni in griglia di partenza. “Oggi siamo riusciti un po’ a migliorare ma facciamo davvero tanta fatica. Le buche sono davvero tante, ed è un po’ complicato essere morbidi nella guida. Non siamo messi così male ma sono in tanti ad andar forte, quindi non basta. Se il bagnato può aiutare? Spero di sì, dipenderà dall’asfalto e da quanta acqua ci sarà in pista. Qui abbiamo girato pochissimo sull’acqua negli anni passati quindi non saprei. In Argentina non c’è mai stata vera acqua, quindi eravamo veloci fino a un certo punto. Ma nelle gare tutto può succedere, andiamo intanto a letto con questa idea”.