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MotoGP Barcellona, Dovizioso: “Doppietta stranissima, ho vinto senza spingere”

Dopo il Mugello, il forlivese della Ducati trionfa anche a Barcellona: “Siamo riusciti a vincere con intelligenza, ho gestito tantissimo le gomme e una volta davanti ho stretto i denti. Meno sette punti da Vinales? Non penso al campionato, dedico la vittoria a mia figlia Sara”.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Dovizioso ci ha preso gusto e dopo il trionfo di una settimana fa a Mugello, il forlivese della Ducati si ripete oggi al Montmelò di Barcellona andando a vincere il Gp di Catalunya.

Andrea Dovizioso sul gradino più alto del podio del Gp di Catalunya / Getty
Andrea Dovizioso sul gradino più alto del podio del Gp di Catalunya / Getty

Dovi: "Ho vinto senza spingere"

Rimasto nel gruppo di testa nelle prime fasi, il 31enne romagnolo ha gestito bene le gomme nei primi giri, lasciandosi alle spalle le Honda di Marc Marquez e Dani Pedrosa che hanno provato a dettare il ritmo delle prime fasi. Passato al comando a 9 giri dal traguardo, Dovizioso ha “stretto i denti” fino alla bandiera a scacchi, dove pronti a festeggiarlo gli appassionati e tutto il box Ducati.

Che sapore ha la doppietta Mugello-Barcellona? Un sapore stranissimo, non saprei interpretarla perché la gara è stata stranissima in un weekend stranissimo per tutti. Credo che siamo riusciti a vincere perché siamo stati più intelligenti a capire i limiti della pista e delle gomme, non perché eravamo i più veloci. Ci siamo concentrati sulla costanza, il calo di gomme abbiamo capito che sarebbe stato enorme e sapendo questo ci siamo concentrati a guidare e fare le mappe di potenza per il poco grip che c’era, i più di 50 gradi dell’asfalto e il calo delle gomme – ha dichiarato Andrea Dovizioso ai microfoni di Sky Sport.

La moto era molto veloce ma è stato un po’ strano perché nelle curve io e Dani non forzavamo, abbiamo fatto tutta la gara senza spingere, però per me era più facile perché in tutte le accelerazioni guadagnavo e potevo non frenare la frenata. E questo mi ha fatto salvare tantissimo la gomma davanti.

Poi quando sono andato davanti è stato un po’ uno shock perché mi aspettavo di girare almeno mezzo secondo più forte, e invece ho capito che la gomma non ne aveva più. Ma in realtà non ne avevano neanche loro, ho stretto i denti e loro hanno capito che non potevano starci, io sapevo i punti dove perdevo e dove guadagnavo, quindi bello.

Se me l’aspettavo? Prima di venire qui non ero per nulla sicuro perché i test erano andati molto male, infatti a livello di prestazione sulla velocità io non ero veloce, rispetto a Lorenzo che riesce a fare dei tempi esagerati con la gomma morbida. Però la condizione era talmente strana che siamo riusciti intelligenti a pianificare la bene la gara. Ho vinto senza spingere, una sensazione nuova”.

Lorenzo in testa nei primi giri? Non serviva niente spingere in quei giri lì, per tutti. Io non ho spinto niente per 15 giri e alla fine non avevo più gomme. Ho più consapevolezza dei miei valori e conosco pregi e difetti della moto.

Sette punti di distacco da Vinales? Totalmente inaspettato e anche adesso non penso al campionato. Riesco sfruttare la moto ma ancora dobbiamo migliorare degli aspetti da migliorare per giocarci il campionato. Dedica? Sarà – la figlia, ndr – quindi la saluto”:

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