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MotoGP, big in scadenza di contratto: si rischia la corsa al rialzo. Jarvis: “Il mercato va tenuto sotto controllo”

Il managing director del team Yamaha teme una guerra di mercato con gli altri costruttori: “Prima c’erano solo tre produttori leader, ora invece sono il doppio e tutti vogliono assicurarsi un top rider per garantirsi il massimo rendimento del proprio progetto”.
A cura di Valeria Aiello
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Lin Jarvis / Getty Images
Lin Jarvis / Getty Images

Quella del 2018 sarà una stagione incandescente, in pista e fuori: se sull’asfalto si attendono grandi battaglie nella corsa al titolo iridato, lontano dai riflettori i team ufficiali sono già in fermento per i dialoghi in ottica 2019. Tutti i dodici piloti ufficiali della MotoGP sono infatti in scadenza di contratto e i sei team dei costruttori impegnati nel mondiale (Honda, Yamaha, Ducati, Suzuki, Aprilia e KTM) vorranno tutti assicurarsi i migliori piloti di punta. C’è dunque la curiosità di vedere se le mosse di mercato cambieranno il volto del mondiale 2019 – a tenere banco, ad esempio, ci sono le indiscrezioni sul futuro di Valentino Rossi che non ha ancora svelato se continuerà o meno a correre per uno o due anni, piuttosto che le voci di un interesse della KTM per Marc Marquez o l’offerta della Yamaha che starebbe tentando Andrea Dovizioso – ma anche il timore che, come accaduto nel calcio, il mercato piloti diventi una folle corsa al rialzo.

Jarvis: “Il mercato va tenuto sotto controllo”

Una preoccupazione di cui è consapevole il boss della Yamaha, Lin Jarvis, che presto si troverà a dover affrontare la questione rinnovo con Rossi e Maverick Vinales. “È una preoccupazione per tutti e sei i costruttori. In passato, c’erano solo tre produttori leader, ora invece tutti hanno bisogno di raggiungere i successo e per farlo ciascuno deve assicurarsi un top rider per garantirsi il massimo rendimento del progetto. Non è facile, perché tutti siamo competitivi, ma credo che in qualche modo dipenda da noi tutti mantenere il mercato piloti sotto un certo tipo di controllo e un po’ di buon senso” ha detto Jarvis in un’intervista ad Autosport. In molti a pensare che KTM, e soprattutto lo sponsor Red Bull, possano scatenare una guerra di mercato con una maxi offerta a Marc Marquez. A gettare acqua sul fuoco il manager del team austriaco, Pit Berire: “Non cercheremo uno dei piloti migliori. Lavoriamo con un programma di crescita dei piloti, sei marche cercano piloti ed è importante dare un’opportunità ai giovani e costruire nuovi campioni. Sono anni che facciamo crescere nuovi piloti, aspettiamo che ce ne sia uno per noi in futuro”.

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