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MotoGP, contatto Rossi-Marquez, Marc: “Ho rischiato la vita, Vale ha chiuso davvero”

Il due volte iridato della Honda attacca: “Mi ha fatto cadere volontariamente, alla fine lui ha avuto 16 punti, io zero” Sui presunti favoritismi a Lorenzo: “Ho perso l’anteriore, Jorge mi ha passato”.
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez (22 anni)
Marc Marquez (22 anni)

Marc Marquez è convinto: quello con Rossi a Sepang non è stato un incidente di gara ma una manovra volutamente fatta dal pesarese per farlo cadere. E senza il sorriso “assassino” che lo ha accompagnato nella benevolenza del Motomondiale a farsi strada in questo sport, il Cabroncito spagnolo conferma la sua versione, sottolineando come il Dottore lo abbia rallentato e spinto fuori per “davvero”, quasi si fosse accorto solo lui della manovra, come se la infinite immagini circolate dopo il fattaccio non avessero permesso a ognuno di formulare una propria opinione, indipendentemente dalla penalizzazione inflitta al pesarese da una direzione gara che ha ignorato quanto successo nelle due tornate precedenti alla caduta in curva 14.

Inutile perdere tempo a spiegare quello che è successo: lo si capisce dalle immagini, non c’è bisogno di altro – ha detto Marc Marquez a Gazzetta dello Sport – Nella mia carriera sono stato protagonista di tanti episodi, ma una cosa così non l’avevo mai vista

Siamo arrivati alla curva 14, lui mi ha superato all’interno, poi ha alzato la moto, mi ha guardato, ha rallentato e mi ha spinto fuori con la gamba, prendendomi sul braccio e sul manubrio. Non riesco proprio a spiegarmi cosa passi nella testa di un pilota che fa cadere volontariamente un altro: qui ci giochiamo la vita

La buona fede di Marquez sarebbe confermata anche nell’episodio dopo la partenza, quando lo spagnolo ha lasciato sfilare Lorenzo che recuperava la seconda posizione ai suoi danni. Nessuna strategia per favorire il connazionale della Yamaha, ma solo un problema di cui Marc aveva parlato anche al termine delle qualifiche.

A sorpresa anche per me, sono partito forte, ma fin dalle prove avevo problemi a controllare la moto con il pieno di benzina – ha spiegato il due volte iridato – Ho tentato di stare con Pedrosa, ma non ci riuscivo e alla curva 4 ho perso il controllo del posteriore, come mi era capitato tante volte in prova: ho rischiato di cadere e Lorenzo mi ha passato. Poi l’ha fatto anche Rossi, ma ho visto che riuscivo a tenere il suo passo: Pedrosa e Lorenzo ne avevano di più, ma il podio era alla mia portata

Alla bandiera a scacchi del GP di Malesia, Valentino ha chiuso sul podio, contenendo il ritardo nei confronti di Lorenzo in 7 punti in testa alla classifica iridata, ma venendo pesantemente sanzionato con 3 punti sula licenza che sommati al punto già inflitto dalla Direzione gara a Misano, obbligano il pesarese a partire dal fondo dello schieramento a Valencia. Dalla sua Marc, seppure a zero per l’ennesima gara consecutiva, non ha ricevuto alcuna penalizzazione e potrà correre senza alcun obbligo da rispettare nel round finale del calendario.

Non lo so, non mi importa: questo però non è un semplice incidente di gara. Si può lottare, ci può anche essere un contatto, ma così non si fa. Nonostante questo, ha ottenuto 16 punti, io zero: fortuna che non mi sono fatto male

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