MotoGP, Dovizioso sonda il terreno: in Qatar contatti con Honda e Suzuki
Uno dei tanti temi caldi del momento è il rinnovo dei contratti in casa Ducati. A differenza del team ufficiale Yamaha che ha già confermato Valentino Rossi e Maverick Vinales fino al 2020 e la Honda che ha fatto lo stesso con Marc Marquez, la Ducati non ha ancora formulato un’offerta per il rinnovo dei suoi due piloti. Gli attuali contratti scadranno a fine 2018 e se per Jorge Lorenzo si prospetta un ritocco al ribasso del faraonico ingaggio di 12 milioni di euro a stagione, per Andrea Dovizioso sembra preannunciarsi un aumento di stipendio rispetto al milione di euro più premi intascato nelle ultime due stagioni.
In Qatar contatti con Honda e Suzuki
La Ducati ha assicurato che Dovizioso “avrà quello che merita” ma nell’attesa che da Borgo Panigale arrivi l’offerta, in Qatar il forlivese si è guardato intorno, parlando con Honda e Suzuki, anche se la sua priorità resta quella di restare in Ducati. Chi gli è vicino dice che “Dovi vuole sentirsi apprezzato” e che “non accetterà scuse come la somma di denaro che devono dare al suo compagno di squadra”. In particolare, riporta Motorsport.com la Ducati sta considerando come bilanciare il budget per capire che tipo di ingaggio potranno dare a Dovizioso e Lorenzo.
Da sei stagioni in Ducati, dal suo arrivo, nel 2013 – dopo aver corso in MotoGP con il team ufficiale Honda e il team Tech3 – la crescita di Dovizioso è stata costante. Nel 2017 il forlivese ha fatto una stagione fantastica, conquistando sei vittorie e altri due podi e restando il lotta per il titolo fino alla finale di Valencia. Domenica scorsa, in Qatar, DesmoDovi ha iniziato il 2018 da grande favorito, vincendo la prima gara del mondiale davanti al campione in carica Marc Marquez. Ovviamente la Ducati vuole andare avanti con il forlivese, sempre più risorsa irrinunciabile per la squadra, ed è certo che per garantirsi il rinnovo la Ducati presenterà un’offerta in linea con i suoi risultati. Proposta che ad ogni modo fino a domenica scorsa non era stata ancora formalizzata.