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MotoGP, Dovizioso: “Stracontento del rinnovo con Ducati, vogliamo il mondiale”

Miglior tempo a Le Mans per il forlivese che nelle ultime ore ha firmato il contratto che lo legherà fino al 2020 alla factory di Borgo Panigale.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Dovizioso / Getty Images
Andrea Dovizioso / Getty Images

Andrea Dovizioso festeggia con il miglior tempo di giornata il rinnovo biennale con la Ducati. Dopo un lungo tira e molla, tra il forlivese e la Ducati si è arrivati a un accordo e alla firma del contratto, annunciata nella tarda mattinata di oggi: “Era da un po’ che ci stavamo lavorando, adesso è solo arrivata la conferma – ha ammesso Dovizioso ai microfoni di Sky Sport – “Sono stracontento perché l’anno scorso abbiamo fatto una stagione strepitosa ma non ci basta, vogliamo qualcosa di più e ci vogliamo provare insieme, quindi abbiamo deciso di continuare il nostro matrimonio, e oggi siamo partiti già dalla mattina in un modo rilassato, e si è visto il risultato”.

In pista, dopo la sessione di questa mattina chiusa subito dietro al rivale Marc Marquez, Dovizioso ha risposto con un grande ritmo nelle libere 2, il solo ad essere sceso sotto il muro dell’1’32, frantumando il record della pole di Le Mans siglata da Jorge Lorenzo nel 2016. “Sono molto contento di come è andata oggi, soprattutto del pomeriggio perché siamo riusciti a fare un passo in avanti con il setup e ad essere veloci sia con gomme usate della mattina che con le gomme nuove, e questo è perfetto perché possiamo lavorare sui dettagli nei 45 minuti che abbiamo. È tutto molto positivo ma dobbiamo continuare a lavorare sui dettagli perché in molti sono veloci, quindi non basta. Sembra che domani sarà un giorno migliore come condizioni, quindi ci saranno due turni interi per poter migliorare la moto”.

Ad ogni modo, sia il campione in carica della Honda che le Yamaha di Valentino Rossi, Maverick Vinales e Johann Zarco hanno contenuto in poco più di 3 decimi il ritardo. “Marquez è dietro ma non c’è solo lui, specialmente qui a Le Mans. Le Honda, come immaginavo, sono più competitive dell’anno scorso ma sia le Suzuki che le Yamaha sono molto veloci, più veloci credo di Jerez, quindi siamo in tanti. Dipenderà da chi lavorerà meglio domani”.

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