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MotoGP, Ducati perde le concessioni Open per il 2016

La factory di Borgo Panigale non disporrà più delle concessioni dalla prossima stagione anche se non dovesse vincere una gara quest’anno.
A cura di Valeria Aiello
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La Grand Prix Commission si è riunita venerdì ad Assen per annunciare la fine delle concessioni a Ducati per il 2016 e le modifiche al regolamento. Come prospettato, è stato deciso di introdurre già a partire da questa stagione il sistema a punti che prevede la perdita delle concessioni Open in caso di raggiungimento di 6 punti (1 punto per il 3° posto, 2 per il 2° e 3 per il 1°, indipendentemente dalle condizioni di asciutto o di bagnato). In tal senso la Ducati in virtù dei podi conquistati da Dovizioso e Iannone nei primi 7 round stagionali, ha già superato tale limite e dovrà sottostare alle stesse limitazioni di Honda e Yamaha. La GP Commission ha anche aggiunto una novità per quanto riguarda l’omologazione dei motori, in direzione della riduzione dei costi.

Regolamento Tecnico classe MotoGP

Concessioni, con effetto immediato
Nel 2015 ogni produttore che attualmente beneficia di concessioni, realizza sei Punti di Concessione in condizioni di asciutto o bagnato perderà tutte le concessioni a partire dalla stagione successiva.
Nota: Ducati ha già raggiunto più di sei Punti di Concessione nel 2015 e dunque perderà le sue concessioni a partire dal 2016.

Assegnazione Motori – con effetto dal 2016
Per risparmiare sui costi, i Costruttori possono utilizzare i motori con una delle specifiche omologate per la stagione precedente, a condizione che tali motori ancora conformi alle norme tecniche vigenti.
Ogni Costruttore può omologare fino a un massimo di tre specifiche diverse prima del primo evento della stagione.
Prima del primo evento della stagione, ogni pilota deve rendere nota una specifica del motore omologato che dovrà utilizzare per l'intera stagione. Questo significa che in una squadra non ufficiale, piloti diversi potrebbero utilizzare motori con specifiche diverse.
Inoltre, ogni Costruttore dovrà nominare una squadra come suo "Factory Team" e ogni pilota di suddetto team dovrà utilizzare motori con la stessa specifica.

Elettronica, sensori e dispositivi – con effetto dal 2016
Con l'impiego di un’unica ECU e un unico software era necessario chiarire e aggiornare le norme relative alla fornitura e alla proprietà della stessa ECU, all'omologazione di sensori consentiti e all'elenco dei dispositivi "liberi" che possono essere collegati alla centralina. Tutti i dettagli saranno pubblicati nella versione on-line delle FIM Grand Prix regulations.

Regolamento Sportivo – con effetto immediato
Per motivi di sicurezza è stato approvato un regolamento che vieta un pilota fermandosi sul rettilineo dopo la bandiera a scacchi.

Codice Medico
La Commissione ha approvato un programma per apportare modifiche alla struttura dei servizi medici dei Gran Premi. Ciò comporterà modifiche alle responsabilità nella gestione e per una migliore integrazione e un coinvolgimento dei medici del circuito locale.

Costruttori – dal 2017
Un altro aspetto importante riguarda la partecipazione a partire dal 2017 di sei Costruttori in MotoGP: Aprilia, Ducati, Honda, KTM, Suzuki e Yamaha secondo le modalità chiarite Carmelo Ezpeleta: “Queste sei Case avranno diritto a partecipare al Campionato con 2 piloti ufficiali” spiega il Ceo di Dorna Sports “Con in più l’obbligo di far scendere in pista un minimo di altre 2 moto concesse in leasing, fino a un massimo di 4 e pur sempre per gli attuali team del Campionato. Queste moto avranno un prezzo massimo di 2,2 milioni di euro, inclusi tutti i costi con esclusione delle cadute. Al momento abbiamo 25 piloti, ma tra il 2017 e il 2021 il numero in griglia oscillerà tra un minimo di 22 e un massimo di 24. Tale misura è stata pensata per supportare i team che hanno sempre partecipato in MotoGP. Dorna avrà inoltre diritto a comprare i posti degli ultimi 2 team di ciascuna stagione. Si tratterà di un diritto, non di un obbligo. Speriamo di non trovarci nell’eventualità di doverlo esercitare. Se arriva un nuovo Costruttore, sarà obbligato a stipulare un accordo con una delle strutture private esistenti. Il contributo di Dorna vedrà un aumento stimato nel 30% tra il 2016 e il 2017. Con tale appoggio, specie i team privati, potranno contare su per poter pagare il leasing ai Costruttori.”

Il regolamento tecnico resterà immutato fino al 2021, a meno che tutti non siano d’accordo nel cambiarlo per motivi di sicurezza.

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