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MotoGP, ecco il Giardino di Nicky Hayden: svelato il monumento all’incrocio maledetto

L’installazione commemorativa fortemente voluta da Denis Pazzaglini e altri amici del campione statunitense tra via Ca’ Raffaelli e via Tavoleto a Misano.
A cura di Valeria Aiello
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Misano ricorda Nicky Hayden. A poco più di un anno dalla tragica scomparsa, il pilota statunitense è stato omaggiato con un’installazione che onorerà per sempre la sua memoria, posizionata tra via Ca’ Raffaelli e via Tavoleto, il punto dell'incidente stradale che gli ha strappato via la vita. Presenti alla speciale cerimonia il sindaco di Misano Adriatico Stefano Giannini, il ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta, oltre al presidente della società proprietaria del Misano World Circuit, Luca Colaiacovo, e Andrea Albani, managing director del circuito romagnolo.

All’interno del fazzoletto di terra confinante con l’incrocio maledetto, che prende il nome di “Giardino di Nicky Hayden”, svelata l’opera in suo ricordo, un monumento fortemente voluto da Denis Pazzaglini, meccanico di Dani Pedrosa, e altri amici del Kentucky Kid. L’incidente era avvenuto nel pomeriggio del 17 maggio 2017, mentre l’ex campione della MotoGP si allenava da solo in bici, quando – dopo non aver rispettato lo stop all’incrocio – era finito per essere travolto da una Peugeot guidata da un 30enne del luogo. Le condizioni di Hayden erano apparse fin da subito gravissime, per il trauma addominale, le fratture multiple ma soprattutto per il grave trauma cranico che ha causato una vasta e non operabile emorragia cerebrale. Dopo cinque giorni di coma, il 22 maggio del 2017, Hayden si è spento nel reparto dell'ospedale Bufalini Cesena.

Hayden aveva trovato in Misano un punto di riferimento e Denis Pazzaglini, meccanico già ai tempi in cui il Kentucky Kid militava in MotoGP, era un suo caro amico. Come accaduto anche in passato, Hayden aveva deciso di trascorrere a Misano i giorni successivi alla tappa di Imola della Superbike, in attesa di ripartire alla volta di Donington Park dove, due settimane più tardi, sarebbe dovuto tornare in sella alla sua Honda. Una sgambettata in solitaria, come era solito fare, e il violento impatto in seguito al quale lo statunitense non si era più svegliato. Accanto a lui, fin dal ricovero, la fidanzata Jackie, con la quale si sarebbe dovuto sposare in estate, oltre alla mamma Rose e al fratello Tommy che dagli Usa avevano raggiunto l’ospedale di Cesena. Hayden è morto dopo cinque giorni, durante i quali i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Una tragedia che, a poco più di un anno, lascia un vuoto impossibile da colmare nel cuore dei tanti amici, addetti ai lavori e fan che hanno seguito la sua carriera nel Motomondiale e poi in Superbike.

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