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MotoGP, Ezpeleta: “Non è colpa di Uncini, serve un esperto di asfalti”

Dopo la figuraccia di Silverstone, il numero uno di Dorna è pronto a correre ai ripari: “Valuteremo se nominare un esperto che verifichi come viene fatta la riasfaltatura. L’omologazione non può essere decisa a occhio nudo e in una sola giornata con l’asciutto”.
A cura di Valeria Aiello
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Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna, la società spagnola che gestisce la MotoGp e la Superbike, sembra già essersi attivato affinché, quanto accaduto domenica a Silverstone, non si ripeta in futuro. Nonostante le sei ore di attesa, speranze e continui rinvii, la MotoGP è stata costretta a cancellare il GP di Gran Bretagna per la mancanza delle condizioni di sicurezza. Una situazione al limite che si è creata a causa di un po’ di pioggia (non un diluvio ma una pioggia di quelle con cui si i Gp si sono disputati tante altre volte) e un asfalto dal drenaggio insufficiente nonostante i lavori di completa riasfaltatura realizzati quest’inverno. La responsabilità è, in primo luogo, da attribuire all’autodromo e alla ditta che ha realizzato i lavori, ma anche a chi ha ispezionato il circuito, ritenendo l’asfalto conforme agli standard di omologazione della Fim.

“Non è colpa di Uncini, serve un esperto di asfalti”

Per questi motivi, in un’intervista concessa ad As.com, Ezpeleta ha rivelato che la Dorna potrebbe nominare un esperto di asfalti che avrà il compito di supervisionare le procedure e i materiali utilizzati nei lavori di riasfaltatura. “Valuteremo se nominare qualcuno per quando un circuito viene riasfaltato. Non si può prendere una decisione ad occhio nudo in una sola giornata con l’asciutto” ha detto Ezpeleta. “Né Franco Uncini – il responsabile sicurezza FIM che ha omologato Silverstone, ndr – né chiunque altro. Deve essere un esperto di asfalti a vedere come sono stati fatti i lavori. Non conosciamo i dettagli su come deve essere fatto un asfalto e il regolamento della Fim specifica sono le informazioni relative alle granulometria e alla superficie, ma non parla di livelli di aridità e della quantità di bitume che deve essere aggiunto, dal momento che questi non sono gli stessi ovunque. E non perché il meteo non sia lo stesso ma perché, a seconda di come viene steso e compresso, l’asfalto può avere un comportamento o un altro”.

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Ad ogni modo, quando ad Ezpeleta è stato chiesto se quanto accaduto domenica porterà all’esclusione di Silverstone dal calendario del 2019, il ceo di Dorna ha sottolineato la necessità di cambiamenti. “Se il circuito sarà riasfaltato e l’asfalto supererà la nuova omologazione, non sarà fuori”. Infine, sulla gestione delle perdite economiche e morali nei confronti dei tifosi ha concluso: “Credo che il circuito di Silverstone dovrà risarcire in qualche modo il pubblico, magari dando loro i biglietti per il prossimo anno. In qualsiasi caso, noi dovremo affrontare la questione con i nostri sponsor, ma preferisco cancellare un Gp che piangere un incidente”.

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