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MotoGP, Ezpeleta: “Se favorisco Rossi? Certo che sì, anche i rivali dovrebbero ringraziarlo”

Parla il ceo di Dorna: “La gente dice che favorisco Valentino, ovviamente non sotto l’aspetto sportivo. Ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del campionato, tutti dovrebbero riconoscere che è speciale. Il suo team VR46 in MotoGP? Non ne abbiamo ancora parlato”.
A cura di Valeria Aiello
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L’importanza di Valentino Rossi in MotoGP è di innegabile. Lo sa bene Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna, la società che gestisce il Motomondiale dal 1992 e che in questi anni ha visto il nove volte campione correre e spesso entusiasmare, riempiendo anima e cuore dei tifosi. Parlando in un’intervista a Marca.com, Ezpeleta ha rivisto il lavoro fatto da quando il mondiale è sotto la sua guida e spiegato cosa oggi lo rende più orgoglioso. “L’ambiente del mondiale – dice – Un ambiente in cui tutti capiscono che ognuno ha le proprie idee. Non diciamo che va tutto bene, perché non progrediremo” spiega il numero uno di Dorna, prima di affrontare inevitabilmente il tema Valentino Rossi:Ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del campionato, è stato qui più a lungo di chiunque altro, dico sempre che la cosa più importante è che è un pilota eccezionale, che ama quello che fa, ed è la stessa cosa succede con il mio lavoro. Gli piace essere qui ed è competitivo, è qui perché il suo team pensa che sia appropriato e perché anche lui si sente bene così, quando arriverà il giorno in cui penserà di averne abbastanza, allora penseremo a cosa potrà fare qui”.

"Anche i rivali dovrebbero ringraziarlo"

Nelle ultime settimane si sta facendo gran parlare del nuovo team targato VR46 in MotoGP. Un ingresso che è stato anticipato dalle preoccupazioni del team Yamaha Tech3 che, con l’arrivo della squadra di Rossi nel mondiale, potrebbe perdere la fornitura della casa giapponese. Anche Ezpeleta è convinto che il campione di Tavullia avrà presto la sua squadra in MotoGP. “Non abbiamo ancora parlato con lui. La gente dice che io favorisco Valentino. E io dico sì, certo che lo faccio, non sotto l’aspetto sportivo, in pista è come chiunque altro e viene trattato allo stesso modo. Quando è stato penalizzato, lo è stato come qualsiasi altro pilota, come accaduto a Sepang nel 2015. Fortunatamente Dorna non ha nulla a che vedere con queste sanzioni. Dal punto di vista dell’organizzatore del campionato, se c’è una persona a cui devo dire grazie, questa è Valentino, anche i suoi rivali più acerrimi dovrebbero riconoscere che Valentino è speciale”.

Mondiale a 20 gare

Ezpeleta ha parlato anche del numero di gare del calendario delle prossime stagioni, aprendo alla possibilità di ridurre i round in Spagna. Attualmente la Spagna ha quattro gare (Jerez, Barcellona, Aragon, Valencia) e l’Italia due (Mugello e Misano). “Sono gare molto importanti. Prima di andare in un nuovo paese sarà importante valutare se varrà la pena cancellare una gara o semplicemente aggiungerne una nuova. Ovviamente, se riceveremo molte richieste dall’estero, sarà difficile mantenere tutti i posti con cui abbiamo un contratto. La Formula 1 è arrivata a 22 gare e penso che siano troppe, per la MotoGP penso che un buon numero sarebbe 20. Forse, in futuro, faremo a rotazione, così in Spagna invece di quattro, ce ne saranno due”. Infine, sul suo futuro nel campionato, ha concluso: “Resterò più che posso ma sono sicuro che Dorna ha già le idee chiare per quando me ne andrò. Se sarò stanco, o avrò un problema di salute, vorrà dire che sarà ora di andare”.

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