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MotoGP, gare bagnate più corte di un giro e niente wild card Moto2 nel 2019

Modifiche al regolamento sportivo riguardanti le gare con la pioggia, la segnalazione delle penalità con cambio posizione e la sostituzione di un pilota. Abolite le wild card in classe cadetta.
A cura di Valeria Aiello
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Nel corso del fine settimana del GP di San Marino e della Riviera di Rimini a Misano, la Gran Prix Commission si è riunita, approvando alcune modifiche al regolamento sportivo con effetto immediato relative alla procedura di partenza sul bagnato, la comunicazione delle penalità in gara e la sostituzione dei piloti. Deciso anche di abolire per il 2019 le wild card Moto2.

Procedura di partenza sul bagnato. In caso di wet start, la distanza della gara sarà ridotta di un giro. Questo per le potenziali difficoltà riscontrate dai team nel calcolo del consumo di carburante.

Penalità con cambio di posizione. Cambia anche la segnalazione delle penalità con cambio di posizione in gara, sanzione mostrata sulla tabella esposta dalla corsia dei box per cinque giri. La stessa penalità è trasmessa al pilota sul dashboard della moto, dove continuerà ad essere visualizzata per cinque giri. Con la nuova regola, quella al muretto resterà esposta solo per tre.

Sostituzione di un pilota. Dopo le espresse preoccupazioni dei team MotoGP sulla possibilità di manipolazione dell’attuale regolamento, novità anche per quanto riguarda la sostituzione di un pilota: in caso di cambio moto all’interno di uno stesso team o con un’altra squadra, non sarà permesso a un pilota con un contratto con il campionato del mondo di fare il sostituto di un altro team, se non con l’approvazione della GP Commission.

Niente wild card Moto2 nel 2019

A causa della limitazioni dovute al cambio motori in Moto2, a partire dalla prossima stagione non ci saranno wild card nelle gare della classe intermedia del mondiale. La situazione verrà rivista per la stagione 2020, per cui le wild card dovrebbero tornare una volta trascorso questo primo anno di transizione dai motori Honda ai nuovi propulsori Triumph.

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