MotoGP, Graziano Rossi: “Valentino è uno strafigo, combatte il tempo con le vittorie”
Quella di Assen è solo l'ultima impresa di una carriera senza eguali. Valentino Rossi torna a vincere una gara a un anno di distanza dal trionfo del Gran Premio di Spagna del 2016 e aggiunge un altro record alla sua bacheca; grazie al successo sulla pista olandese, infatti, il pesarese è diventato il pilota più vecchio a vincere una gara in MotoGP riaprendo il discorso mondiale, distante ora solo 7 punti.
Una carriera straordinaria quella del numero 46, un vecchietto "terribile", capace di mettere in riga piloti più giovani di 15 anni. Rossi sembra fermare il tempo, ogni vittoria conquistata è una conferma che, nonostante i 38 anni suonati, il campione di Tavullia può essere ancora competitivo. Ne è convinto il papà, Graziano, che esulta dopo l'ennesima impresa del figlio.
Mi viene da pensare che un pilota che vince in MotoGp ad Assen, il circuito più conosciuto e spettacolare, è uno ‘strafigo'. E uno che vince dieci volte ad Assen è dieci volte ‘strafigo' – ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport -. E' una vittoria di quelle che pesano e non dimentichiamo che Valentino viene da un errore, a Le Mans, commesso all'ultimo giro per cercare di vincere Un pilota che viene da un errore simile cerca di spendere un po' di meno per non commettere un altro errore e invece Valentino è arrivato ad Assen con la convinzione di dare un po' di più, ha visto che si poteva vincere e ha tirato fuori quella mezza marcia in più, anche se non so dove l'abbia scovata.
Al Sachsenring in cerca di conferme
L'età non è un limite per il Dottore, ma una motivazione in più per fare sempre meglio. La lotta con Vinales si sta rivelando più dura del previsto, lo spagnolo è un osso duro, ma Rossi non vuole ancora abbandonare lo scettro. La distanza dalla vetta, ora occupata da Andrea Dovizioso, è di soli 7 punti, al Sachsenring potrebbe arrivare il sorpasso. Una vittoria in Germania riaprirebbe ancora di più il discorso titolo, una successo che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta a una carriera già straordinaria: il decimo sigillo è lì a portata di mano, la concorrenza è più agguerrita che mai, ma il numero 46 ha dimostrato di non voler mollare un centimetro nonostante la carta d'identità cominci a farsi pesante.
Lui qualche dubbio su questa sua vecchiaia ce l'ha ma questa vittoria li cancella. Aver vinto questa gara significa rimanere nel gruppo dei top e poter dire ‘ci sono anche quest'anno', e magari riuscire ad avere un contratto per l'anno prossimo. Lui combatte il tempo cercando di vincere le gare e quando ci riesce è una soddisfazione meravigliosa – ha concluso il papà del campione – Dopo alcuni anni con un compagno di box molto tosto come Lorenzo, sperava di non averne un altro tosto e invece ne ha trovato uno ancora più tosto di Lorenzo. Sta cercando di combattere questa sfortuna e mi pare che ci stia riuscendo. Ma Vinales è un avversario di uno spessore assoluto. Io mi aspetto che Valentino parta al Sachsenring con l'umore con cui è tornato a casa da Assen, con la felicità per un risultato importante. Non vedo perché non si possa confermare.