252 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

MotoGP, Iannone: “Io il loro incubo? Diciamo che mi conoscono da anni”

Sesto al traguardo del Gp d’Australia, l’abruzzese risponde agli altri piloti: “Io cerco di metterci tutto quello che ho, quindi è inevitabile che ci siano dei contatti. Per me è come la fine di un incubo, dopo tanta sofferenza, finalmente una buona gara”.
A cura di Valeria Aiello
252 CONDIVISIONI

Il Gp d'Australia si chiude con un sesto posto che dice meno del reale andamento di Andrea Iannone, tornato a lottare con il gruppo dei primi. Risultato che conferma i progressi fatti da una Suzuki sembrata tornare ai livelli della passata stagione e che con The Maniac in sella ha regalato emozioni forti in gara. Rimasto nel gruppo degli inseguitori, Iannone ha tirato fuori gli artigli nel duello contro le Yamaha di Valentino Rossi, Maverick Vinales e Johann Zarco che con Crutchlow lo precedono al traguardo.

Andrea Iannone / GettyImages
Andrea Iannone / GettyImages

Iannone: "Io il loro incubo? Diciamo che mi conoscono da anni"

In molti i piloti che lo hanno etichettato come incubo notturno, tra questi anche Marc Marquez: “Ho temuto che dopo ieri si vendicasse” ha detto lo spagnolo della Honda, riferendosi all’episodio nelle qualifiche di ieri. Anche Valentino ha parlato dell'entrata alla "Spero in Dio" che Iannone gli ha riservato negli ultimi giri. “Io l’incubo degli altri piloti? Diciamo che mi conoscono da tanti anni, io cerco di metterci tutto quello che ho, quindi inevitabilmente alcune volte ci sono dei contatti ma sono sempre stato molto pulito – ha detto Iannone ai microfoni di Sky Sport – Per me è come risvegliarmi da un incubo, per finora era quello di non riuscire ad essere competitivo. Anche se oggi non siamo riusciti a fare un podio, almeno abbiamo fatto tutta la gara davanti a lottare, questo è un aspetto importantissimo, che ci dà molta motivazione. Sono felice che dopo tanta sofferenza siamo riusciti a reagire e a fare una gara come quella di oggi”.

"Finalmente una buona gara"

Un miglioramento progressivo che potrebbe portare altre buone gare a Sepang e Valencia. “Abbiamo fatto dei passi in avanti e penso che Phillip Island sia una pista abbastanza buona per noi. Abbiamo tanto grip in curva ma credo che non siamo riusciti a lottare fino all’ultimo giro perché In accelerazione fatichiamo un po’ e non abbiamo la trazione ideale per poter accelerare come gli altri. Quando arrivi negli ultimi due, tre giri sei lì che non ne hai più. La gomma è calata abbastanza, più di quella degli avversari davanti a me. Questo è quello che ci manca per migliorare, abbiamo capito come fare e ci vuole solo pazienza. Credo che potremo fare altre ottime gare da qui alla fine dell’anno, faticando più che qui, ma questo lo scopriremo solo durante il weekend”.

252 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views