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MotoGP, in 3 per un mondiale: Marquez grande favorito, Dovizioso e Vinales sperano

Lo spagnolo della Honda, a 4 gare dalla fine, dovrà amministrare i 16 punti di vantaggio su Dovizioso, primo degli inseguitori. L’italiano e lo spagnolo Vinales sembrano gli unici in grado di puntare al titolo, più staccati Rossi e Pedrosa che sembrano tagliati fuori.
A cura di Matteo Vana
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Marc Marquez, Maverick Vinales e Andrea Dovizioso . Getty images
Marc Marquez, Maverick Vinales e Andrea Dovizioso . Getty images

Dopo una sosta ai box di due settimane la MotoGP è pronta a tornare in pista: la prossima tappa vedrà le due ruote impegnate in Giappone, a Motegi, pista di casa della Honda. A 4 gare dal termine della stagione è Marc Marquez a guidare la classifica con 224 punti, 16 in più del grande rivale Andrea Dovizioso: la lotta per il titolo sembra essere un affare tra loro due anche se Maverick Vinales, terzo con 196 punti, non può ancora essere considerato fuori dai giochi. Sarà il trittico Giappone, Australia, Malesia quasi sicuramente a decidere uno dei campionati più incerti delle ultime stagioni.

Honda e Marquez, sono loro il binomio favorito

Il grande favorito alla vittoria finale è senza dubbio Marc Marquez. Non potrebbe essere altrimenti visto che lo spagnolo della Honda è in testa al mondiale; i 7 podi – con 4 vittorie – nelle ultime otto gare sono la cartina tornasole di una periodo di forma sia fisica che mentale eccezionale vissuto dal pilota. A macchiare la sua striscia c'è solo il ritiro di Silverstone, arrivato a causa della rottura del propulsore della sua moto. Dopo un avvio complicato, però, lo spagnolo sembra aver ritrovato la forma e soprattutto la fame dei giorni migliori, la stessa che lo ha portato a vincere 4 degli ultimi 5 mondiali disputati. A Motegi, inoltre, avrà la possibilità di allungare ancora in classifica: quella del Giappone è la pista di casa per la Honda e il pilota di Cervera difficilmente si farà scappare l'occasione per bissare il successo ottenuto l'anno scorso che gli valse il titolo mondiale.

Marc Marquez - Getty images
Marc Marquez – Getty images

Dovizioso e Vinales non mollano la presa

Con ancora 100 punti da assegnare le speranze di Andrea Dovizioso sono tutt'altro che tramontate. Troppe le combinazioni possibili, tantissimi gli scenari ancora immaginabili in un mondiale che mai come quest'anno ha dimostrato di vivere grazie a colpi di scena e improvvisi cambiamenti. Il pilota della Ducati – che deve recuperare 16 punti al rivale Marquez in classifica generale – ha vissuto un periodo complicato tra Assen e Brno, ma le due vittorie e il terzo posto di Misano ottenuti prima di Aragón hanno ridato vita alle speranze iridate. Dopo una stagione da incorniciare, nettamente la migliore della sua carriera, il "Dovi" non può più permettersi di fare il ragioniere e sarà costretto ad attaccare migliorando il trend nel trittico che deciderà il mondiale. Alle sue spalle, poi, c'è Maverick Vinales; lo spagnolo della Yamaha era partito fortissimo vincendo le prime due gare dell'anno, sembrava essere lui il pilota in grado di uccidere il campionato, ma ha piano piano perso colpi e posizioni finendo per ritrovarsi a 28 punti dalla vetta. A pesare sulle sue chance iridate è la mancanza di quella costanza di rendimento necessaria per puntare in alto: la vittoria manca dal Gp di Francia del 21 maggio scorso, il podio da Silverstone: quella di Motegi sembra essere l'ultima occasione per lui.

Maverick Vinales e Andrea Dovizioso - Getty images
Maverick Vinales e Andrea Dovizioso – Getty images

Pedrosa e Rossi più staccati

La matematica ancora non li condanna, ma le speranze di titolo da parte da Daniel Pedrosa e Valentino Rossi sembrano ridotte al lumicino. Lo spagnolo della Honda, nonostante gli 8 podi conquistati in questa stagione, ha dimostrato ancora di avere troppi alti e bassi per puntare al bottino grosso: servirebbe un miracolo sportivo per consentirgli di superare i tre piloti che lo precedono in classifica e prendersi il titolo. Differente, invece, il discorso per quanto riguarda Valentino Rossi: a limitare la stagione del pilota italiano sono stati l'infortunio rimediato prima del Mugello e soprattutto la rottura di tibia e perone alla vigilia di Misano che lo ha costretto a saltare il GP di San Marino tornando in pista ad Aragorn in non perfette condizioni fisiche. Il Dottore ha dimostrato di avere ancora il passo per poter ambire alla vittoria, ma i 56 punti che lo separano dal leader Marc Marquez non aiutano ad alimentare la speranza di vederlo finalmente conquistare il 10° titolo mondiale della carriera. Rossi, però, sarà con tutta probabilità arbitro del mondiale: nelle ultime 4 tappe il pilota della Yamaha, se dimostrerà di essersi messo ormai alle spalle l'infortunio, lotterà stabilmente per le prime posizioni rosicchiando punti importanti agli altri piloti. La lotta per il titolo in MotoGP è ancora apertissima, ipotizzare i futuri scenari è quasi impossibile: le prossime gare saranno decisive e la stagione 2017 ha dimostrato che il colpo di scena, in un'annata molto equilibrata, è sempre dietro l'angolo.

Valentino Rossi e Daniel Pedrosa - Getty Images
Valentino Rossi e Daniel Pedrosa – Getty Images
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