MotoGP, Jorge Lorenzo non corre il Gp di Thailandia
Jorge Lorenzo ha deciso: non corre in Thailandia. Ieri, nelle libere 2, il maiorchino è stato vittima di una brutta caduta alla curva 3 del circuito di Buriram, un violento highside che è finito per sbalzarlo in aria, facendolo picchiare pesantemente a terra. Dopo i controlli al centro medico, Lorenzo si è sottoposto ad accertamenti radiologici all’ospedale di Buriram che hanno escluso gravi lesioni ma dove, alcuni approfondimenti al polso sinistro, hanno evidenziato una microfrattura del radio distale.
Jorge Lorenzo non corre il Gp di Thailandia
Reduce anche dall’infortunio al piede destro rimediato nella caduta nell’ultima gara di Aragon, Lorenzo ha deciso di non correre rischi inutili e non tornare in pista nella giornata di sabato, dando per concluso il weekend di Thailandia. L’annuncio ufficiale è arrivato direttamente dal pilota Ducati questa mattina, in una conferenza stampa indetta alle 9.30 locali (le 4.30 in Italia), nella quale ha comunicato la sua decisione.
“È stata una brutta caduta, poteva andare molto peggio. Sembrava tutto molto positivo, che dopo la caduta non avevo niente di rotto e la lesione al piede non si era aggravata, ma sentivo il polso sinistro non molto a posto. In ospedale ho voluto fare uno scan e i risultati hanno mostrato una fessura alla fine del radio. Quindi non ha senso correre, sarebbe stato diverso nel caso stessi lottando per il campionato perché avrei provato a correre, ma essendo in quinta posizione, anche lontano dalla seconda posizione di Dovizioso e dalla terza di Valentino, non solo dalla prima di Marquez, non ha molto senso provarci per fare al massimo un punto, aggravando la situazione in vista del Giappone. La sola lesione che mi preoccupa è quella al polso destro, il piede sinistro si sistemerà in due settimane”.
Per la seconda volta in due fine settimana di gara, Lorenzo si ritrova vittima di un violento highside, questa volta a causa di un problema tecnico sulla Desmosedici, confermato ieri sera dalla Ducati. “Sapere che non è stata colpa mia mi fa stare molto sereno, perché Ducati sa cosa è successo alla moto e mi ha assicurato che non succederà mai più. Questo mi fa stare tranquillo, perché quando sarò al cento per cento potrò continuare a guidare come ho guidato fino ad adesso”.