MotoGp, la Yamaha tenta Zarco: c’è la possibilità di una terza moto ufficiale
Il rinnovo di due anni annunciato ieri tra Valentino Rossi e la Yamaha è sembrato mettere tutti d’accordo, dal campione di Tavullia ai suoi tifosi, fino agli avversari e organizzatori della MotoGP. C’è però un risolto negativo visto che, con la coppia Rossi-Vinales blindata per altri due anni, per il talentuoso Johann Zarco si chiudono le porte del team ufficiale. Eppure per il francese, corteggiatissimo da KTM e Suzuki, potrebbe esserci ancora la possibilità di guidare una M1 ufficiale. La Yamaha non è infatti intenzionata a farsi scappare il talento transalpino e non è escluso che Zarco possa continuare per altri due anni guidando una M1 ufficiale.
Terza Yamaha ufficiale per Zarco
Dopo il divorzio di Tech3 dalla Yamaha, la casa giapponese è alla ricerca di un team satellite che dal 2019 gestisca le M1 lasciate libere dalla squadra francese – tra i team potenzialmente interessati ci sono sia Avintia che il team Aspar oltre a Marc Vds – e i colloqui per la nuova struttura sportiva sarebbero già in corso. “Stiamo parlando dietro le quinte, quindi non posso dire niente, ma abbiamo l’intenzione di avere un altro team di alto livello e quando ci sarà qualcosa da dire lo comunicheremo subito” ha detto Lin Jarvis a Sky Sport, rivelando un piano B per trattenere Zarco. “Cercheremo di tenerlo. Lui è velocissimo, è un peccato avere solo due moto nella squadra ufficiale. Abbiamo già Vinales e Rossi, quindi noi non abbiamo spazio nella squadra ufficiale. Ma ci sono possibilità di dare una moto ufficiale a un terzo pilota, quindi stiamo pensando a questa possibilità. Prima però dobbiamo avere una squadra, dobbiamo fare tutto step by step”.
L'addio di Tech3 per altri motivi
D’altra parte, se la Yamaha avesse offerto al team Tech3 una moto ufficiale, forse il team principal Hervé Poncharal non avrebbe deciso di chiudere la partnership dopo venti anni di solida collaborazione. “Non credo che Hervé ci abbia lasciati perché non sentiva il sostegno da parte della Yamaha – ha ribattuto Jarvis – Piuttosto che abbia deciso così perché ha ricevuto un'offerta fantastica da un concorrente a cui serve realmente una squadra satellite. Quell'offerta probabilmente comprende anche molte clausole sotto l'aspetto della prestazione della moto e della stabilità finanziaria. Credo che dobbiate guardare il quadro più ampio e non semplicemente sostenere che Hervé ci abbia lasciati perché non ha sentito il sostegno della Yamaha. È vero che non abbiamo fornito una moto ufficiale a Johann, ma questo non era previsto dal nostro contratto con Hervé. E noi abbiamo sempre rispettato la nostra politica e i nostri contratti”.