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MotoGP, Lorenzo: “Addio Yamaha, avevo bisogno di una nuova sfida. Ma ora penso a Jerez”

Il maiorchino ringrazia il team con cui ha raggiunto l’apice della sua esperienza: “Con Yamaha ho ottenuto molto più di quanto avevo sempre sognato, ma da qui in poi il mio obiettivo è vincere il mondiale”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo / Getty
Jorge Lorenzo / Getty

Insieme al suo management ha studiato cavillosamente il giorno giusto per annunciare il suo passaggio alla Ducati. Così lunedì 18 aprile, in attesa del Gp di Spagna, è stato deciso di divulgare i comunicati ufficiali. Per il biennio 2017-2018 Jorge Lorenzo gareggerà nel mondiale con la Desmosedici e inizierà il suo viaggio in una nuova era con la possibilità di entrare di diritto nella storia, se riuscirà a vincere. In sella alla Ducati, solo Casey Stoner è riuscito a strappare un titolo iridato, a differenza della lunga lista di piloti che ha fallito. Una sfida che, al di là del mostruoso ingaggio (25 milioni di euro in due anni) e alla grande impresa, permetterà a Ducati (e quindi ad Audi) di capire se la Desmosedici è una moto vincente. Ma di tutto questo si discuterà in un secondo momento, perché prima che arrivi quel giorno, all’appello mancano ancora altri 15 Gp in Yamaha.

Come tutti sapete la prossima stagione non sarò in Yamaha – ha dichiarato Lorenzo – Sentivo che avevo bisogno di un cambiamento, di una nuova sfida nella mia carriera, di stabilire nuovi obiettivi da raggiungere per mantenere il mio livello di ambizione al massimo.

Ho solo parole di gratitudine alla famiglia Yamaha per tutti i momenti che abbiamo vissuto insieme – prosegue il maiorchino – Ho ottenuto molto più di quanto avevo sempre sognato. Che cosa accadrà in futuro è imprevedibile, ma da qui in poi, voglio solo pensare a divertirmi in queste 15 gare che restano con la Yamaha per tentare di confermare il titolo di campione del mondo. Ed è questo, adesso, il mio unico obiettivo.

Reduce dalla piazza d’onore alle spalle di Marquez in Texas, Lorenzo viaggia a -21 punti dal connazionale della Honda che da inizio stagione non è mai sceso dal podio. Ma se ad Austin aveva perso la battaglia contro lo spagnolo, vincendo quella contro Rossi, il prossimo fine settimana a Jerez, il maiorchino torna su quello che è il suo terreno di caccia preferito e dove, lo scorso anno, aveva centrato la sua terza vittoria in MotoGp, la prima di quel filotto di quattro successi con cui recuperava un altalenante inizio stagione.

Finalmente andiamo a Jerez per la prima gara europea del mondiale – ha aggiunto l’iridato della Yamaha – Jerez è uno dei miei circuiti preferiti per il suo speciale layout speciale, per l'atmosfera e il calore delle persone che ci abbraccia dalle tribune. La scorsa stagione a Jerez abbiamo spuntato la prima di quattro vittorie consecutiva dopo un inizio difficile, quindi speriamo di poter ripetere un grande risultato ache quest’anno”.

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