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MotoGP, Lorenzo e la “mappa 8”. Jorge si difende: “Io vergognoso? Non capite niente di gare”

Il maiorchino risponde alle critiche di chi lo accusa di non aver rispettato la segnalazione del box Ducati: “Andrea stava soffrendo con il passo e ho cercato di aiutarlo a restare il più vicino possibile al gruppo dei primi. Se avessi visto che lo stavo rallentando, lo avrei lasciato passare”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo davanti al compagno di squadra e la comunicazione 'mappa 8' apparsa sul cruscotto del maiorchino
Jorge Lorenzo davanti al compagno di squadra e la comunicazione ‘mappa 8' apparsa sul cruscotto del maiorchino

Applausi, congratulazioni ma anche imbarazzo. Questa in sintesi la domenica della Ducati a Valencia, ultimo atto di un campionato in cui Andrea Dovizioso è stato il solo a far tremare Marc Marquez fino alla finale, salvando la Rossa sotto tutti i punti di vista. A partire dalla mancanza di risultati di Jorge Lorenzo che, in virtù di un contratto faraonico (12,5 milioni di euro a stagione rispetto al milione e mezzo del forlivese), avrebbe dovuto essere l’outsider in grado di riportare il titolo a Borgo Panigale. Invece, a uscirne bene, è stato il forlivese che ha tenuto botta fino alla fine. D’altra parte il maiorchino è sembrato ancora lontano dall’essere un pilota che sposa la causa Ducati. Una tesi corroborata anche da quanto accaduto in gara a Valencia.

L'ordine ignorato

Dopo Sepang, anche nel corso del Gp di Valencia sul dashboard di Lorenzo il team ha inviato il messaggio “mappa 8”, l’ormai famosa indicazione con cui la Ducati comunica al maiorchino di cedere la posizione a Dovizioso, arrivata per ben tre volte sul cruscotto, e poi, a scanso di equivoci, anche due volte attraverso la lavagna esposta dal muretto. Lorenzo però non ha rispettato la segnalazione, restando saldamente davanti al compagno di squadra. Una decisione che, indipendentemente dall’amaro epilogo che in un giro ha visto uscire di scena entrambi i ducatisti, è stata pesantemente criticata, soprattutto dopo tutte le dichiarazioni della vigilia. Polemiche che non sono sfuggite a Lorenzo che ha così replicato a chi ha definito “vergognoso” il suo atteggiamento.

La difesa di Lorenzo

Mi è stato detto che quello che ho fatto è stato vergognoso, ma chi mi accusa non capisce niente di gare. Vorrei sapere se dopo quello che ha dichiarato Dovizioso, che ha confermato come lo stessi aiutando ad essere il più vicino possibile al gruppo dei primi, si continui a pensare questo. Bisogna valutare e capire se erano ordini di scuderia o suggerimenti” sono state le parole di Lorenzo come riportate da Motorsport.com. “Ho cercato di aiutarlo per migliorare il suo passo di uno o due decimi ed essere il più vicino possibile al gruppo dei primi. Il mio obiettivo era quello di trovarmi in scia a Pedrosa con Dovizioso dietro di me e se Marquez si fosse ritirato lo avrei lasciato passare per consentirgli di vincere la gara” ha aggiunto il maiorchino. “Sapevo che Andrea stava soffrendo nel passo gara, avevo visto sin dall'inizio del weekend che non era a proprio agio con la moto. Ho cercato di aiutarlo tenendolo nella mia scia. Se avessi visto che lo stavo rallentando l’avrei lasciato passare”.

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